29 Settembre 2016

Castelveccana, dopo sette anni dalla scomparsa il caso di Patrizia Rognoni torna a “Chi l’ha visto”. L’appello della figlia

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Nella puntata di ieri sera della trasmissione televisiva “Chi l’ha visto?” si è tornato a parlare di Patrizia Rognoni, la donna di Castelveccana scomparsa il 16 settembre del 2009. A lanciare un appello questa volta è la figlia Giulia.

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(laprovinciadivarese.it)

“Vorrei chiedere a tutti quelli che possono aiutarmi di farlo, perché io vorrei trovare mia madre”. Questo l’appello lanciato da Giulia Corti, la figlia di Patrizia oggi 19enne, che chiede, attraverso i microfoni e le telecamere di “Chi l’ha visto?” a tutti coloro che possono aiutarla a fare, poiché dalla scomparsa della donna nulla più si è saputo. L’appello, andato in onda nella puntata di ieri, 28 settembre, è della figlia che, nonostante siano trascorsi 7 anni, non si arrende e chiede di avere giustizia e di conoscere la verità sulla scomparsa della madre. Dall’epoca dei fatti Giulia dice di non essere più stata contattata dagli inquirenti che le avevano rivolto delle domande solo inizialmente, dai quali non ha più avuto notizie. L’indagine sarebbe, infatti, stata archiviata nel silenzio un anno fa.

Il 16 settembre 2009 spariva nel nulla Patrizia Rognoni: da allora, della 56enne residente a Castelveccana, non si sa più nulla. Da quando, la sera del 16 settembre 2009 Partizia Rognoni è sparita dalla sua abitazione a Castelveccana, di lei non si sa più nulla. La donna viveva da sola con la figlia dopo la separazione dall’ex marito Roberto Corti, a cui la sera dell’accaduto aveva lasciato la figlia, della quale avevano l’affidamento congiunto. Il giorno dopo Patrizia sarebbe dovuta andare a prenderla a scuola, dove però non arrivò mai. Da allora partirono le indagini portate avanti nel più stretto riserbo. Riserbo che ancora oggi regna attorno alla vicenda. Il caso è stato classificato come una sparizione, ma i dubbi che aleggiano intorno alla vicenda si sono infittiti con il passare del tempo, facendone uno dei gialli più intricati, e ad oggi irrisolti, del Varesotto. A Castelveccana è nato anche un comitato per la verità, di cui fanno parte molte amiche luinesi, ex compagni di classe e conoscenti della donna, che non si arrendono e continuano a chiedere risposte. Tra le fila del comitato anche Enzo Iacchetti, amico storico ed ex compagno di classe della donna. Il comitato da qualche anno deve constatare l’oggettiva difficoltà nel trovare nuovi particolari utili per far luce sulla vicenda.

La macchina in garage, luci accese, borsa sul divano, il cellulare in casa, ma di Patrizia Rognoni nessuna traccia. Dalla sera del 16 settembre 2009 la donna è stata cercata nel Varesotto non solo dove risiedeva e a Lugano dove aveva un negozio, ma anche nel lago pensando ad un gesto estremo, ma nulla. Le testimonianze raccolte parlano di macchine estranee viste fuori dall’abitazione la sera della scomparsa, dell’abitazione lasciata con le luci accese dove erano rimasti anche gli effetti personali della donna. A parlare nel corso di questi anni anche l’avvocato Corrado Viazzo che seguiva Patrizia nella battaglia legale, che da anni portava avanti con Roberto Corti, vicini di casa, amici e conoscenti, l’ex marito stesso, ma nessuno è stato in grado di fornire informazioni utili. Oggi l’appello della figlia Giulia vuole essere segnale e manifestazione della volontà di conoscere la verità e di avere giustizia. A lei si uniscono le voci di coloro che, instancabili, dopo sette anni non hanno cessato di chiedere risposte.

Ecco il video dell’appello lanciato dalla figlia Giulia.

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