23 Agosto 2016

Famiglia: incentivi dal governo per madri under 30 e bonus bebè anticipato

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Un testo unico sulla famiglia per rendere strutturali tutte le misure a sostegno della natalità e delle madri-lavoratrici e favorire una prima maternità più precoce rispetto all’attuale età media di 30 anni. E’ questo il cuore del piano che il governo presenterà il 13 settembre, come ha anticipato il ministro per gli Affari sociali con delega alla famiglia, Enrico Costa.

(fanpage.it)

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Famiglia: incentivi dal governo per madri under 30 e bonus bebè anticipato. Il piano, su cui il ministro non ha voluto fornire dettagli, dovrebbe avere come primo obiettivo proprio il contrasto del calo delle nascite, puntando soprattutto sull’età anagrafica delle madri, che ora si è innalzata notevolmente. “Quante sono le risorse a disposizione? Non mi sento di fare delle anticipazioni ma dico che ci sono alcuni tasselli di un percorso organico, di una politica a sostegno della famiglia e della natalità”, ha spiegato Costa a Radio 24. “Certamente stiamo provando a rendere strutturali tutte le misure” al momento esistenti sul sostegno alla famiglia, l’idea è di dar vita a “un testo unico sulla famiglia”. “Non sono provvedimenti spot ma un provvedimento organico contro l’attuale disordine normativo”, ha aggiunto il ministro, “ho predisposto una bozza di delega al governo finalizzata al riordino delle misure a sostegno della famiglia”.

Calo delle nascite e dal 1975 aumento dell’età media delle madri alla nascita del primo figlio. Oltre al fenomeno delle culle vuote, acuitosi nel 2015, Costa ha ricordato che “dal ’75 ad oggi si è registrato un aumento dell’età media della madre nella nascita del primo figlio: da 24,7 anni a 30,7 anni”. “Oggi gli interventi sono legati soprattutto al reddito, io penso che un aspetto importante sia anche l’età perchè è necessaria un’inversione di tendenza sull’età in cui si fa il primo figlio: la maggior parte delle misure devono orientarsi in questa direzione”.

Le misure già esistenti  non saranno eliminate ma rese strutturali e organiche. Accanto al bonus bebè (80 euro mensili, complessivamente 960 euro all’anno per tre anni alle famiglie con un reddito che non superi i 25 mila euro, da anticipare al settimo mese di gravidanza, si studiano voucher mandare i bambini all’asilo nido, “la cui accessibilità oggi è solo del 20%”. Altro tema è quello della semplificazione: “Troppe misure sperimentali o a termine non danno sicurezza e stabilità ai giovani per mettere al mondo dei figli. Nella delega predisposta per il testo unico c’è proprio una voce sulla semplificazione delle procedure”, ha spiegato Costa. (AGI)

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