6 Luglio 2016

“Rotary Club Laveno Luino Alto Verbano”: Tullio Macchi nuovo presidente, subentra ad Angelo Ferloni

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Passaggio di consegne lo scorso 29 giugno tra il presidente uscente Angelo Ferloni e Tullio Macchi all’interno del “Rotary Club Laveno Luino Alto Verbano”. Presenti 115 persone tra soci e amici. Durante la serata è stata presentata anche il nuovo presidente del Rotaract Laveno – Luino “Alto Verbano”, Sara Maranzana, subentrata ad Edoardo Maria Castelli.

"Rotary Club Laveno Luino Alto Verbano": Tullio Macchi nuovo presidente, subentra ad Angelo Ferloni

“Rotary Club Laveno Luino Alto Verbano”: Tullio Macchi nuovo presidente, subentra ad Angelo Ferloni. Mercoledì 29 giugno, presso il Camin Hotel di Colmegna, Angelo Ferloni ha passato il testimone di presidente del “Rotary Club Laveno Luino Alto Verbano” a Tullio Macchi. Alla serata erano presenti 115 persone tra soci, amici e presidenti, entranti e uscenti, degli altri Club Rotary del gruppo Seprio (ndr, di fatto la città di Varese e limitrofi) tra cui Michele Graglia, Rosy Cecchini, Franco Interdonato, Adriana Brusca, Fabio Bruno, Alberto Macchi, e l’assistente del Governatore Giuseppe Del Bene. Presente anche Patrizia Ghiringhelli in veste di presidente uscente del Lions di Luino. Durante la serata, inoltre, è stato effettuato anche il passaggio di consegne dei ragazzi del Rotaract tra Edoardo Castelli e Sara Maranzana.

Il discorso del neo-presidente Tullio Macchi. “Cari amici, sono veramente felice, e ve lo dico dal profondo del mio cuore, nel vedervi qui riuniti a festeggiare questo passaggio di consegne insieme ad Angelo e a me. La ritengo una vera dimostrazione di amicizia e di stima nei nostri confronti e ritengo che questo sia il modo migliore per fare Rotary. L’amicizia è uno degli elementi fondamentali dell’essere rotariani e per questo vi ringrazio ancora, sinceramente. In questo periodo di avvicinamento all’inizio dell’anno di presidenza del club, molti di voi mi hanno mostrato il proprio affetto, la propria stima, dicendomi che si aspettano molto da me e dal prossimo anno rotariano. Vi posso assicurare che sento questa responsabilità e vi garantisco che mi prodigherò al massimo delle mie capacità per non mancare a queste aspettative. Vorrei cogliere l’occasione per informarvi che anch’io mi aspetto molto da voi. Vorrei tanto che questa dimostrazione di amicizia e stima possa accompagnarci per tutto l’anno prossimo e negli anni a venire e che faccia da collante a tutte quelle azioni che potremo fare insieme e che il Rotary ci chiede di fare. Mi piacerebbe che questo possa essere un anno in cui ci si senta, tutti insieme, felici di stare nel Rotary, conoscerci meglio, poter condividere con le nostre famiglie i nostri valori e aumentare la consapevolezza di cosa significa stare in questa associazione mondiale e permettere a chi non ha ancora avuto la possibilità di avvicinarla, di conoscere le nostre peculiarità e le nostre potenzialità. Credo di aver capito che essere rotariani può diventare un vero stile di vita, un modo di porsi quotidianamente, lasciando da parte gli interessi personali, dando importanza a valori, quali l’etica, il rispetto, la correttezza e l’altruismo. Nella mia vita ho avuto la fortuna di conoscere, persone, alcune delle quali sono presenti questa sera, che mi hanno fatto capire cosa significa stile di vita rotariano, nella loro professione, nello stare in famiglia, nell’essere amico e porsi verso la società civile. Vorrei tanto che questo modo di essere possa diventare un esempio per tutte le persone che ancora non ci conoscono o per i ragazzi che si stanno approcciando al mondo del Rotary. Noi abbiamo una grande responsabilità per questo. Grazie agli esempi ricevuti, da tempo, ogni mattina, sono solito chiedermi: oggi riuscirò con le mie azioni a fare qualcosa di bello e di buono? Oltre alla responsabilità, tutti i giorni, abbiamo una grande opportunità di far del bene. Sta a noi coglierla. Noi portiamo un simbolo che ci permette di distinguerci e di riconoscerci. Non è un caso che la sua forma sia quella di una ruota di un ingranaggio. Il nostro ingranaggio, insieme a quello di tutti i rotariani, permette di far girare il motore del Rotary. La domanda che mi pongo spesso è: ma quale motore vogliamo essere? Il motore di una Ferrari, o un borbottante motore di una Fiat 500? Il motto che il presidente internazionale Jhon Germ, ha scelto per questo anno è: il Rotary al servizio dell’umanità. C’è un tema che mi sta molto a cuore e che quest’anno vorrei condividere con tutti voi. E’ un tema su cui anche il Rotary ci chiede di porre un’ attenzione particolare.

Le donne. Da decenni le donne hanno dimostrato di saper eccellere nei posti di lavoro e di comando che in passato erano affidati esclusivamente agli uomini, mantenendo comunque quel ruolo che la natura ha affidato a loro, dandole la capacità di dare amore, devozione, tenerezza, dolcezza, empatia, tolleranza, la capacità di ascolto, pazienza, umiltà e tanto altro. Nonostante questo, tutti i giorni le cronache riportano notizie di abusi e di violenza sia fisica che psicologica. Ritengo nostro dovere soffermarci a riflettere e considerare la donna come madre dell’umanità. 

E’ per questo motivo che il progetto Principale che ci vedrà impegnati è Stop HPV. Quest’anno insieme ai presidenti dei Club RC Verbano e RC Sesto Calende Angera abbiamo deciso di aiutare il Rotary ad iniziare una nuova battaglia contro il Papilloma Virus. Quest’anno ci sentirete più volte ripetere, a gran voce, STOP HPV. 
DSA. Per il secondo anno consecutivo il club proseguirà il cammino formativo nelle scuole del territorio sulla dislessia. L’impegno sarà ancora più gravoso e il club raddoppierà l’impegno economico. Faremo il possibile per soddisfare le richieste di formazione che ci stanno arrivando.
Diversamente Lago. Abbiamo presentato all’Assemblea distrettuale il progetto che faremo insieme ai club del gruppo ‘Un Lago Tre distretti’ un solo Rotary RC Verbano Varese, RC Sesto Calende Angera Lago Maggiore, RC Pallanza Stresa, RC Borgomanero Arona e RC Locarno. Insieme saremo impegnati a mappare le coste di tutto il lago per individuare i luoghi che sono accessibili per chi in sedia a rotelle vuole andare in barca e individuare quelli che grazie alla fornitura di particolari sollevatori possono diventare utilizzabili.
Polio. Il Rotary International e la fondazione Rotary ci chiedono di aumentare gli sforzi economici per riuscire finalmente a debellare il secondo Virus a livello mondiale (dopo il Vaiolo). Manca veramente poco e se ci crediamo veramente ce la possiamo finalmente fare… Possiamo evitare di rendere vano l’impegno trentennale del rotary e tutti i rotariani che hanno creduto in questa battaglia. 
Green School. Quest’anno aumenteremo il sostegno al progetto, producendo un filmato che verrà distribuito a tutte le scuole del territorio per promuoverlo. Aumentare la sensibilizzazione sui temi dell’ambiente e aiutare le scuole ad abituare i ragazzi ad abbattere CO2 mi sembra un ottimo modo per servire l’umanità.
Proseguiremo con il progetto Galbeni. Se riusciamo a raccogliere sufficientemente soldi con le iniziative che abbiamo in programma mi auguro si possa dotare ancora qualche struttura di Defibrillatori. Tutto ciò viene realizzato sia con l’impegno di tutti noi sia grazie al contributo della fondazione Rotary. Non dobbiamo dimenticarci che la fondazione ogni anno va sostenuta.

Adesso veniamo alla presentazione della Squadra: GIUSEPPE Del Bene AG, Alberto Macchi, Franco Interdonato, Adriana Brosca, Rosy Cecchini, Michele Graglia, Fabio Bruno e Manca Gigi Prevosti. La loro presenza vuole avere un significato speciale quest’anno. Non sono qui solo per dimostrare la loro amicizia, ma vogliono dimostrare, insieme con me che fare Rotary lo si deve fare al di là dell’appartenenza ad un club e con loro vogliamo far capire a tutti che insieme si può andare lontano, molto lontano. Voglio citare un detto Masai che ho sentito dal Governatore del 2041 Quattrin in occasione della giornata sulla salute di quest’anno: ‘Sei vuoi andare veloce, corri da solo. Se vuoi andare lontano, corri insieme a qualcuno’. 

Penso di poter interpretare il pensiero di tutti noi, Quando vediamo cosa fa il Rotary nel mondo e quando penso che ogni mattina, un milione e duecento mila rotariani si svegliano e con il loro stile di vita possono servire l’umanità, non solo possiamo essere felici di essere un ingranaggio di questo bellissimo motore ma possiamo e dobbiamo esserne orgogliosi“.

 

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