31 Dicembre 2015

Capodanno: record per lo spumante italiano, nel mondo si stapperanno 242mln bottiglie

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Per le feste in Italia si stima che salteranno circa 52 milioni di tappi di spumante made in Italy, con consumi in ripresa del 4% per cento. E’ quanto stima la Coldiretti, che sottolinea come si tratti di un record storico.

(benessereviaggi.it)

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Lo spumante italiano raggiungerà quota 242 milioni di bottiglie stappate tra Italia ed estero per le feste di fine anno. Se all’estero, sottolinea l’associazione, salgono a 190 milioni le bottiglie di spumante italiano stappate con un balzo del 13% nelle bottiglie esportate, in Italia si è di fronte ad una storica inversione di tendenza dopo sette anni di progressive riduzioni.

Secondo le rilevazioni di Coldiretti, l’86% degli italiani sceglierà lo spumante, contro il 14% che preferirà lo champagne. A prevalere tra le bollicine italiane sono quelle ottenute con il metodo charmat che rappresentano circa il 95% della produzione, e il resto con il metodo classico che differisce perché la fermentazione non avviene in autoclave, ma in bottiglia e comporta una lavorazione che può durare fino a tre anni con un prezzo finale più elevato. Nella classifica delle bollicine italiane più consumate nel mondo ci sono il Prosecco, l’Asti, il Trento Doc e il Franciacorta che ormai sfidano alla pari il prestigioso Champagne francese.

Capodanno, spesa media 95 euro a famiglia (+25%). Torna a crescere la spesa degli italiani per il cenone di Capodanno. Secondo la Coldiretti, si prevede che saranno serviti piatti per un totale di 95 euro a famiglia, il 25% in più dello scorso anno, anche perché gli italiani quest’anno, spiega l’associazione nella sua indagine, “sembrano preferire una buona cena piuttosto che uscire nelle piazze, al cinema, a teatro, nei concerti o nelle discoteche, dopo i recenti fatti di cronaca”.

Cotechino e zampone per 67% italiani. Cotechino e zampone a Capodanno su due terzi delle tavole degli italiani. I due prodotti, stima la Coldiretti, verranno infatti gustati da più di due italiani su tre (67%) spesso in accoppiata con le lenticchie (80%).

Sul 59% delle tavole ci sarà l’uva, indica ancora Coldiretti, ma il segno di una maggiore attenzione all’economia nazionale e alla sobrietà dei comportamenti viene anche dal fatto che le ostriche rimarranno un must per appena il 13% degli italiani, anche se il 58% non rinuncia al salmone.

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