3 Dicembre 2015

“Ivano è un esempio per noi. Ha fatto sempre del bene in silenzio, ma i luinesi se ne sono accorti”

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E’ un brutto colpo per i familiari e tutta la comunità luinese, la scomparsa di Ivano Gatta, rimasto vittima di un incidente ieri pomeriggio a Colmegna. Ivano era da quasi trent’anni impegnato nel comitato locale della Croce Rossa Italia di Luino ed era benvoluto da tutti. “Per noi la scomparsa di Ivano – spiega il presidente della CRI Luino, Pierfrancesco Buchi – è un duro colpo. La notizia ci ha lasciato senza parole. Da ieri sera il cordoglio di tantissime persone è arrivato a noi, segno di tutto quello che è riuscito a seminare durante la propria vita”.

Ivano Gatta, insieme ad alcuni volontari l'anno scorso durante la premiazione per il suo 28esimo anno di servizio

Ivano Gatta, insieme ad alcuni volontari l’anno scorso durante la premiazione per il suo 28esimo anno di servizio

“Ivano è un esempio per noi. Ha fatto sempre del bene in silenzio, ma i luinesi se ne sono accorti”. E’ sempre difficile quando succedono tragedie come queste, trovare le parole giuste e non banali, ma un pensiero per Ivano Gatta, luinese di 58 anni, deceduto ieri, dopo esser caduto da un albero mentre tagliava la legna a Colmegna, è doveroso. Lo abbiamo fatto grazie alle parole che ci ha rilasciato il presidente della CRI Luino, Pierfrancesco Buchi, evidentemente scosso dall’accaduto.

“Ivano ha prestato per trent’anni servizio come soccorritore volontario in ambulanza e da 15 era dipendente della CRI Luino – racconta Pierfrancesco Buchi -. Gestiva tutti gli automezzi e il magazzino, un volontario della vecchia guardia. E’ stato lui, infatti, insieme ad altri, a fondare il gruppo dei soccorritori di Luino trent’anni fa. Penso sia insostituibile e mi sento di dire, senza essere retorico, che noi possiamo prendere solo esempio da lui. Io ho iniziato con lui in CRI quindici anni fa. Ivano ha cresciuto me e tutti gli altri volontari. Il volontariato Ivano lo sentiva nel cuore: in questi mesi di difficoltà, infatti, lui faceva anche quattro turni, oltre quelli da dipendente. Era sempre presente per montare, smontare, in ogni occasione, come all’ultimo campo emergenza. Pronto per tutti. Ivano incarnava lo spirito della Croce Rossa, ci rappresenta appieno. Non era mai davanti, sempre dietro le quinte. Fabrizio, suo figlio, è da quattro anni che fa il volontario con noi. Ci siamo stretti intorno a lui, ad Arianna e alla moglie Barbara. Abbiamo detto loro che Ivano c’è e continuerà ad esserci. Noi dovremo portare avanti il suo esempio, anche quando discutevamo, ci confrontavamo e litigavamo. Tutto per il bene della Croce Rossa. Sembra una frase fatta, ma non lo è, è stato un padre per noi. Ho visto tanti pensieri a lui dedicati anche sui social network. Ha fatto del bene in silenzio, ma la gente se ne è accorta. Da questa mattina sto ricevendo un sacco di telefonate da altri volontari, da Varese, da Milano, da pazienti che mi hanno contattato per le condoglianze e per esprimermi il loro dispiacere”.

La sede della CRI di Luino oggi vedeva le bandiera a mezz’asta, per omaggiare uno dei rappresentanti storici. Ivano lascia la moglie e i figli Fabrizio e Arianna. La celebrazione dei funerali non è stata ancora fissata: nei prossimi giorni verrà resa nota la data e l’orario.

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