Felipe VI ha giurato sulla costituzione davanti al Parlamento, dove è stato proclamato re di Spagna. Visibilmente emozionato, il re ha poi ascoltato l’inno nazionale accanto alla moglie, regina Letizia. Arrivati con le loro figlie sono stati accolti dalla folla spagnola che agitava bandiere al loro passaggio.
Il re di Spagna durante la parata militare sulla Porta dei Leoni del Congresso (elpais.com)
Le parole di Felipe VI nel corso della proclamazione. “La mia fedeltà alla costituzione è un valore irrinunciabile”, ha detto Felipe VI nel discorso in parlamento dopo la sua proclamazione. “Saprò onorare il mio giuramento”, ha proseguito Felipe, rimarcando come la monarchia debba essere “simbolo dell’unità dello Stato” e contribuire “alla stabilità e la convivenza”. Una corona, ha detto, che deve sapersi guadagnare “l’affetto, il rispetto e la fiducia dei cittadini” e mostrare “trasparenza” per garantire la necessaria “autorità morale”. Felipe, che ha detto di voler garantire “l’unità e la diversità” della Spagna, ha strappato lunghi applausi quando ha reso omaggio “all’eredità starordinaria” del padre Juan Carlos e ringraziato sua madre la regina Sofia. Nel suo discorso non ha dimenticato nè le vittime del terrorismo, nè le difficoltà dei cittadini “colpiti dal rigore della crisi economica”. E ha parlato di una “monarchia rinnovata per un tempo nuovo”.
“Una monarchia rinnovata per un tempo nuovo”. E’ questa la promessa rivolta agli spagnoli da Felipe VI durante il discorso di proclamazione pronunciato al Congresso dei Deputati, presentando le linee guida del suo regno. “Posso e devo continuare a prestare un servizio fondamentale alla Spagna”, ha aggiunto difendendo il contributo alla “stabilità” politica del paese.
L’accoglienza degli spagnoli al re ed alla regina. Il nuovo re, in alta uniforme militare, è arrivato alle Cortes, il parlamento di Madrid, per la cerimonia della proclamazione. Con lui, in un semplice completo bianco corto, la nuova regina Letizia, le due figlie, le Infanta Leonor e Sofia di otto e sette anni, e il primo ministro Mariano Rajoy. Il re e la regina sono arrivati alle Cortes dal palazzo reale della Zarzuela a bordo di una Rolls Royce. Al suo arrivo alle Cortes, salutato da 21 salve di cannone, il re ha passato in riviste unità dei tre rami dell’esercito e della Guardia Civil, accompagnato da Rajoy. Il re e la regina, infine, hanno salutato la folla che agitava bandiere al loro passaggio. Graziose e un po’ timide, le due bambine, la maggiore delle quali un giorno succederà al padre, hanno attirato molti sguardi commossi, dando un tocco di naturalezza alla cerimonia.
(adnkronos.com)
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