5 Aprile 2014

Italia, scuola: la crisi colpisce oltre il 60% delle classi, niente gite scolastiche

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La crisi economica, la spending review e le preoccupazioni di professori e famiglie “falcidiano” le gite scolastiche: appena quattro classi su dieci le hanno infatti programmate quest’anno con l’arrivo della primavera.

(primariapadremarcodaviano.blogspot.com)

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E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati dell’osservatorio sul turismo scolastico del Touring Club Italiano, dalla quale si evidenzia peraltro che anche nelle classi in partenza rinuncia quasi uno studente su quattro.

Più di sei classi su dieci non hanno programmato quest’anno gite scolastiche che sono iniziate con la primavera perchè devono scontrarsi con la crisi economica, la spending review e le preoccupazioni di professori e famiglie. “Quest’anno – sottolinea la Coldiretti – si stima un calo di oltre il 10% con meno di 1,4 milioni di studenti in viaggio per effetto un trend di riduzione in atto dall’inizio della crisi. In molti casi sono gli stessi genitori a chiedere di eliminare le uscite extra-scolastiche durante l’anno per contenere le spese ma anche per evitare discriminazioni tra i ragazzi che non possono più permettersi di partecipare, ma a crescere è anche l’indisponibilità dei docenti che devono caricarsi di una pesante responsabilità, come dimostrano i ripetuti e gravi episodi di cronaca”.

Il risultato, così, non è solo la drastica riduzione dei viaggi ma anche un radicale cambiamento delle destinazioni che privilegiano in misura crescente le escursioni a breve distanza con tagli di costi e tempi. Se per le scuole superiori di secondo grado le destinazioni estere ancora battono quelle nazionali, nelle scuole superiori di primo grado si registra che la quasi totalità delle gite si svolge sul territorio nazionale. In questo contesto un vero boom si registra per il turismo ecologico ed ambientale come dimostra il fatto nei parchi e nelle aree protette il 20% dei visitatori sono proprio i giovani in gita scolastica. Una scelta, spiega Coldiretti, giustificata dai costi contenuti, dall’elevato valore educativo e dalla pluralità di mete disponibili senza dover percorrere grandi distanze, in un Paese come l’Italia puo’ contare su ben 871 i parchi e aree naturali protette che coprono ben il 10 per cento del territorio nazionale.

La vera novità degli ultimi anni, riferisce la Coldiretti, “sono però le fattorie didattiche che si sono moltiplicate nelle campagne diventando le mete più gettonate delle gite organizzate soprattutto nelle scuole primarie”. Secondo il censimento della Coldiretti con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca “sono presenti in Italia 1300 fattorie didattiche autorizzate dove gli alunni delle scuole elementari e medie possono trascorre una giornata all’aria aperta a diretto contatto con le coltivazioni e gli animali”.

Per ridurre le spese nella stragrande maggioranza dei casi si dice addio alla pizzeria o al ristorante e si ritorna praticamente ovunque al pranzo al sacco spesso preparato direttamente dalla scuola o a casa dai genitori. “Se il pullman resta di gran lunga il mezzo di trasporto più gettonato mentre poco diffuso resta il treno, in tempi di crisi diversa è la scelta del souvenir del viaggio con la sostituzioni di statuine, gadget e magliette con prodotti tipici del luogo visitato come formaggi, salumi, miele, sott’oli o vino che – conclude la Coldiretti – non si era mai registrata in passato”.

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