25 Maggio 2016

Maccagno apripista per un progetto che mira ad integrare i migranti nella comunità

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Una convenzione, firmata negli scorsi giorni tra il Comune di Maccagno con Pino e Veddasca e la Cooperativa sociale “Agrisol Servizi”, la prima di questo tipo in provincia di Varese, che mira a dare un’opportunità di lavoro a due dei sei migranti ospitati presso l’ex Canonica di Maccagno Con Pino e Veddasca. Oltre al farsi conoscere dalla comunità i ragazzi, arrivati lo scorso settembre, potranno sviluppare un progetto di pubblica utilità. “Ci auguriamo – spiega il sindaco Fabio Passera – che la nostra comunità riesca a trovare il lato positivo di questa accoglienza e viverla come un’esperienza di arricchimento personale e culturale ma anche, soprattutto, umano”.

I dieci ragazzi migranti ospitati dalla Parrocchia a Dumenza

I dieci ragazzi migranti ospitati dalla Parrocchia a Dumenza

Maccagno apripista per un progetto che mira ad integrare i migranti nella comunità. Sembra lontano quel mese di settembre, quando i ventisette ragazzi provenienti dal Niger e dal Gambia, sono arrivati presso “Le Ceppaie” a Maccagno con Pino e Veddasca. Scesi dal pullman, un misto di emozioni tra incredulità, rabbia, sconforto, speranza e voglia di costruirsi un futuro, provando a lasciarsi alle spalle, almeno in parte, un passato dal quale sono dovuti sfuggire abbandonando i propri familiari, incertezze, case ed affetti. Catapultati letteralmente in un altro mondo, a volte più fortunato e a volte più cinico e spietato, che in confronto ai propri paesi di provenienza ha un unico grande vantaggio: l’approvazione di un diritto d’asilo che li aiuterebbe a provare a costruirsi un futuro. Maccagno con Pino e Veddasca, in provincia di Varese, è un esempio per tutto il nostro territorio, quello dell’alto Varesotto, che troppo spesso si è schierato contro l’accoglienza dei migranti. Tanti i volontari, però, che contribuiscono ad aiutare questi ragazzi.

Il lavoro della Cooperativa sociale “Agrisol servizi” a Maccagno. Già dall’anno scorso la giunta maccagnese aveva approvato una collaborazione con la Cooperativa sociale “Agrisol servizi” per far svolgere alcuni lavori di interesse pubblico a questi ragazzi, gratuitamente, che ha permesso di ripulire tutta la fascia a lago in vista del Coastal Rowing, del 10 ed 11 ottobre, che ha visto Maccagno ospitare oltre 400 canottieri. Ora il sindaco Fabio Passera, insieme alla sua amministrazione, hanno fatto un ulteriore passo in avanti stipulando una convenzione con la Cooperativa al fine di sviluppare un progetto di pubblica utilità, che vedrà il coinvolgimento di due dei sei cittadini stranieri ospitati nei locali dell’ex Canonica di Maccagno Superiore. Si tratta del primo comune in tutta la Provincia di Varese: l’intento è proprio quello di offrire ai richiedenti asilo un’opportunità per farsi conoscere e apprezzare dalla comunità locale. Non è stato costituito nessun rapporto di lavoro: la convenzione terminerà il 31 ottobre 2016. Tre degli altri ragazzi ospiti hanno già iniziato a svolgere un lavoro di affiancamento presso aziende di privati.

Cosa prevede la convenzione tra il Comune di Maccagno con Pino e Veddasca e la Cooperativa sociale “Agrisol servizi”? Un percorso di formazione per trasmettere la conoscenza dell’azienda presso la quale i ragazzi andranno a svolgere la loro mansione; le normative in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e, naturalmente, la lingua italiana. Tutte le spese di viaggio, vitto e alloggio e la copertura assicurativa saranno a carico della Cooperativa stessa. Le attività previste riguardano la manutenzione del verde pubblico del Comune di Maccagno con Pino e Veddasca, con pulizia di aree a verde e sfalcio dell’erba in ausilio agli operai comunali, oltre a semplici operazioni di taglio, rastrellatura, scopatura, raccolta e smaltimento di vegetali di risulta. Sono previste 39 ore settimanali, dal lunedì al venerdì, con orario di servizio che verrà definito dal Responsabile dell’Ufficio Tecnico Comunale. Inoltre, la volontà della Cooperativa Agrisol è anche dare ai tirocinanti le competenze necessarie per affrontare l’eventuale rientro nei loro luoghi natii.

“Ci auguriamo – spiega il sindaco Fabio Passera – che la nostra comunità riesca a trovare il lato positivo di questa accoglienza e viverla come un’esperienza di arricchimento personale e culturale ma anche, soprattutto, umano. Si tratta di un’opportunità di lavoro che serve a questi due ragazzi migranti per farsi conoscere. Come ha scritto don Virginio Colmegna nel suo libro ‘Misericordia all’opera’, recentemente presentato in un’interessantissima serata svoltasi nella biblioteca di Tradate, ‘In Casa della carità, chi bussa ci tiene svegli e per questo lo ringraziamo’”.

Nelle scorse settimane proprio la cooperativa “Agrisol” era stato al centro di un dibattito, prima sulla stampa locale, poi in consiglio comunale a Luino, a causa dell’arrivo di dieci migranti presso l’ex Casa Famiglia di Colmegna. Al di là delle polemiche, delle critiche, di repliche e contro-repliche, soprattutto di carattere politico, è importante evidenziare, soprattutto per i leoni da tastiera sui social network, quanto sia importante incentivare convenzioni e progetti che mirano alla formazione e all’integrazione di questi ragazzi. Si tratta di ragazzi prima di tutto, la loro provenienza o nazionalità sono secondarie, allo stesso modo in cui non è prioritario il colore dei capelli di un’altra persona.

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