Durante la stagione di caccia alta in Canton Ticino sono stati abbattuti complessivamente 2.163 cervi. Dato che ha segnato un notevole aumento rispetto al risultato del 2024 (1.722 capi) e che si colloca tra gli aspetti positivi della sessione durata in tutto 20 giorni, nel mese di settembre, con il coinvolgimento di 1.774 cacciatori ticinesi.
Tuttavia il piano di abbattimento dei cervi, «in funzione dei censimenti e per limitare i danni al bosco e alle colture agricole», non è stato raggiunto, sottolinea il Dipartimento del territorio che fornisce un report dettagliato sulla caccia durante la stagione alta. Per questa ragione gli abbattimenti proseguiranno tra metà novembre e fine dicembre con la caccia tardo autunnale.
Per quanto riguarda il camoscio le catture effettuate sul territorio cantonale sono in diminuzione. Abbattuti in tutto 463 camosci, contro i 619 del 2024. Locarnese, Leventina e Valle Maggia sono le aree in cui è stato registrato il maggior numero di catture. La diminuzione degli abbattimenti per questa specie, specifica il Dipartimento del territorio, è da attribuire a diverse cause, tra cui: «Perdita d’attrattiva della caccia al camoscio, eliminazione del secondo giorno di cattura diretta al maschio adulto» e condizioni meteo non particolarmente favorevoli in alcuni momenti. Anche per il camoscio, come per il cervo, le catture ottenute non hanno consentito di raggiungere la quota prevista dal piano di abbattimento (800 capi).
In calo anche le catture dei cinghiali. Calo netto, si apprende dal report, rispetto ai dati dello scorso anno: 284 abbattimenti contro i 646 del 2024. «Ci si augura che la tendenza alla diminuzione, probabile testimone di un calo delle popolazioni di questo ungulato, sia confermata anche nei prossimi anni nell’ottica della prevenzione dei danni e dell’auspicata riduzione degli effettivi come previsto nella strategia di prevenzione contro una potenziale epidemia di peste suina africana», è il commento del Dipartimento del territorio.
Nel complesso il clima fresco ha favorito la presenza di selvaggina sul territorio durante la stagione di caccia alta, che ha riguardato anche gli abbattimenti di caprioli, marmotte volpi e tassi. Poco più di 140 le autodenunce segnalate; 19 i casi di ritiro della patente di caccia per violazioni particolarmente gravi della legislazione cantonale e federale. Tra gli episodi è stato segnalato un caso di bracconaggio: caccia notturna con arma silenziata e visore termico. (Foto di copertina: @ Repubblica e Cantone Ticino)
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