Era il 18 luglio 1941 quando l’aviatore Arturo Ferrarin rimase vittima di un incidente durante il collaudo di un velivolo. Questo venerdì, 18 luglio, a 84 anni dalla sua scomparsa, Induno Olona si prepara per commemorarlo.
Decorato con medaglia d’oro e medaglia d’argento per meriti militari, Arturo Ferrarin nacque nel 1895 a Thiene, in provincia di Vicenza, e si trasferì in provincia di Varese per svolgere l’attività di istruttore tra Cascina Costa e Malpensa. Si spostò a Induno Olona per amore, quando sposò Adelaide Castiglioni. I due vissero nella villa di Cascina Molina, rimasta alla famiglia.
Ancora oggi, Arturo Ferrarin riposa a Induno, accanto alla moglie. Dopo la sua morte fu sepolto nel cimitero del paese, presso una cappella chiamata il “Mausoleo dell’aviatore caduto”.
In provincia di Varese la sua figura è ben nota, anche oltre i confini di Induno Olona: l’Aeroporto di Venegono Inferiore porta proprio il suo nome.
La sua impresa più memorabile fu il raid aereo dall’Italia al Giappone, auspicato da Gabriele D’Annunzio e Harukichi Shimoi. Arturo Ferrarin, insieme a Guido Masiero, partì il 14 febbraio del 1920 dall’aeroporto di Roma Centocelle. Quel giorno decollarono 11 velivoli, ma Ferrarin e Masiero furono gli unici ad arrivare a Tokyo il 31 maggio, dopo 25 tappe. Un’impresa senza precedenti, che ha fatto la storia dell’aeronautica mondiale.
Questo venerdì, il Comune di Induno Olona in collaborazione con l’Associazione Arma Aeronautica Aviatori d’Italia – Sezione di VARESE e con la Pro Loco di Induno Olona, organizza la commemorazione.
Alle ore 10:15 è previsto il ritrovo presso il Cimitero di Induno Olona. Dalle ore 10:30 inizierà il corteo verso la tomba di Arturo Ferrarin, con la deposizione della corona e l’allocuzione delle autorità. Al termine, nella sede della Pro Loco sarà offerto a tutta la popolazione un rinfresco.
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