Varese | 10 Maggio 2025

Festa della Mamma, fiori e piante tra i regali più gettonati anche nel Varesotto

Una scelta che, per Coldiretti Varese, è una «boccata d’ossigeno per il vivaismo» che è «uno dei settori più dinamici e caratterizzanti dell’agricoltura della provincia»

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In occasione della Festa della Mamma, i Mercati Agricoli di Campagna Amica a Varese hanno celebrato le mamme con un omaggio floreale consegnato al Mercato di Masnago e al nuovo Mercato Coperto di Varese alle mamme che hanno fatto la spesa: una piantina – tra cui quelle dei “fiori di vetro” – offerta in collaborazione con le aziende Floricoltura Crugnola di Casciago e Floricoltura Cremona di Venegono Inferiore.

Secondo un’indagine di Coldiretti Varese, quest’anno i fiori e le piante sono i regali più gettonati per la Festa della Mamma, superando cioccolatini, dolciumi e altre opzioni. La maggioranza dei consumatori ha optato per un gesto green, con azalee, begonie, lilium, gerani e rose tra le preferite. Solo una minima percentuale (2%) ha scelto gioielli o capi di abbigliamento, mentre il 19% rinuncerà del tutto al regalo a causa della crisi economica.

«La scelta floreale rappresenta una boccata d’ossigeno per il vivaismo italiano, che trova nel Varesotto uno dei suoi territori più vocati» sottolinea Coldiretti Varese attraverso il presidente Pietro Luca Colombo che aggiunge: «Esso rappresenta uno dei settori più dinamici e caratterizzanti dell’agricoltura della provincia di Varese, con un impatto significativo non solo sull’economia locale, ma anche sul paesaggio, sul turismo e sulla qualità della vita».

«In un contesto nazionale dove il verde ornamentale e la produzione floricola giocano un ruolo sempre più rilevante, Varese si distingue per una tradizione consolidata e un tessuto imprenditoriale vivace, capace di coniugare innovazione e rispetto per il territorio. Sostenere la floricoltura made in Varese – chiosa Colombo – significa difendere un settore alle prese con difficoltà contingenti: in primis la concorrenza internazionale, dettata da prodotti a basso costo da Paesi extra-UE che mettono sotto pressione le aziende locali. A questo si aggiungono i rincari sul fronte energetico cristallizzatisi negli ultimi anni e che pesano in modo incisivo sui bilanci delle imprese. Non ultimo, gravano sul comparto  anche i cambiamenti climatici con eventi meteorologici estremi che, negli ultimi anni, hanno ripetutamente danneggiato coltivazioni e strutture».

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