Canton Ticino | 8 Aprile 2025

Ticino, cresce il numero di minorenni imputati per reati al Codice penale: +23,7% nel 2024

In aumento anche le inchieste per pornografia e i casi di violenza tra giovani: quasi cento le indagini aperte per reati violenti commessi da minorenni, tra risse, aggressioni e minacce

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Nel 2024 la Sezione reati contro l’integrità delle persone (SRIP) del Canton Ticino ha registrato un nuovo incremento del numero di minorenni imputati per reati al Codice penale. Sono stati 362 i giovani coinvolti in procedimenti giudiziari, segnando un aumento del 23,7% rispetto all’anno precedente. Un dato che conferma un trend di crescita già emerso nel 2023 e che desta preoccupazione per la frequenza e la gravità dei comportamenti contestati.

La SRIP, articolata nel Gruppo vittime speciali (GVS) e nel Gruppo minori (GMin), è stata attivata complessivamente in 793 occasioni, un numero lievemente inferiore alle 813 del 2023. Le attivazioni si sono suddivise in 84 consulenze per altri servizi della polizia, 378 interventi per casi presi in carico dal Gruppo minori e 331 per fattispecie riconducibili alle competenze del Gruppo vittime speciali.

Nel complesso, durante l’anno, sono state aperte 486 inchieste, contro le 478 del 2023. In altri 227 episodi, non essendo emersi elementi penalmente rilevanti, la SRIP ha proceduto con segnalazioni alle Autorità regionali di protezione, ai servizi sociali o ad altri partner attivi in ambito educativo e sociale.

Particolarmente significativa risulta la crescita delle inchieste per pornografia, passate da 66 nel 2023 a 84 nel 2024. Di queste, 60 casi sono emersi grazie al monitoraggio effettuato su internet, sia a livello nazionale che internazionale. Il fenomeno coinvolge minori sia come vittime che come autori e sfrutta spesso le piattaforme digitali e social per la diffusione di materiale illecito.

Dal 1° luglio 2024 è entrata in vigore la revisione del diritto penale in materia sessuale. Tuttavia, non è ancora possibile valutare l’impatto effettivo di questa riforma sull’operatività degli inquirenti, che continuano a gestire un numero elevato di casi delicati e complessi, anche attraverso l’uso di strumenti specifici come le audizioni videoregistrate.

Le audizioni e i verbali videoregistrati, effettuati con particolare attenzione nei confronti di minori, anziani e persone con disabilità, sono state 66 nel corso dell’anno, rispetto alle 70 registrate nel 2023. Questo tipo di approccio garantisce una maggiore tutela per le vittime e consente di raccogliere testimonianze in un ambiente protetto.

Una parte rilevante del lavoro investigativo della SRIP ha riguardato una serie di spedizioni punitive organizzate da un gruppo di giovani, in prevalenza minorenni. Gli accertamenti, durati mesi, hanno portato all’identificazione e al fermo di una trentina di ragazzi. Le vittime venivano adescate online con l’inganno e poi aggredite nel corso di incontri organizzati a scopo sessuale. Gli episodi erano ripresi e, in alcuni casi, condivisi sui social.

Le inchieste relative ai reati violenti commessi da minorenni sono state un centinaio. Tra i casi trattati si segnalano tentati omicidi, risse, aggressioni, liti, lesioni, violenza contro le autorità e atti di danneggiamento. La percentuale di minorenni imputati per reati al Codice penale è così salita, per il secondo anno consecutivo, passando dal 10,7% all’11,3%.

Furti, rapine e danneggiamenti costituiscono le tipologie di reato più frequenti, ma non mancano anche accuse più gravi come lesioni importanti, molestie sessuali e incendi dolosi. Una fotografia che mostra un panorama complesso, in cui la devianza minorile assume forme sempre più aggressive e strutturate.

Parallelamente all’attività investigativa, prosegue l’impegno in ambito preventivo del Gruppo visione giovani (GVG), che lavora nelle scuole di ogni ordine e grado, a partire dalla quinta elementare fino agli istituti professionali e alle scuole superiori. Le segnalazioni giunte al GVG sono state 341, in calo rispetto alle 488 dell’anno precedente.

Nel corso dell’anno, gli agenti del GVG hanno condotto 413 interventi di prevenzione all’interno degli istituti scolastici e preso parte a 116 colloqui di conciliazione tra minorenni e famiglie. L’obiettivo è costruire un dialogo che consenta di prevenire l’escalation di comportamenti problematici e di attivare reti di supporto il più precocemente possibile.

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