Dal giornale locale “Corriere del Verbano” del 31 maggio 1924
LA BELLA FESTA DEGLI ALPINI
L’annunciata adunata degli Alpini del 29 u.s. ha avuto lieto e pieno successo. Numerosissimi furono gli intervenuti che popolarono a nostra città di cappelli alpini, l’animarono di canzoni e la fecero intensamente vibrare del puro e sano entusiasmo scarpone.
Accanto alla medaglia d’oro Maggiore Cav. Esposito ecco giungere da ogni paese ex alpini d’ogni grado a gruppi e isolati; ecco ospiti graditissimi gli Alpini effettivi Capitani Pezzana sig. Armando e Priale sig. Pietro del Battaglione Intra e la Fanfara dello stesso; ecco i Gagliardetti dell’A.N.A.: sezione Verbano, sezione Brescia, sezione Ossolana, Gruppo di Pallanza, Fondotoce, Gravellona, Trobaso, Premeno, Cossogno, Blevio.
Pieno garrire tra i numerosi accompagnatori in un tripudio di verde e di tricolore; ecco giungere da ogni dove simpatizzanti, sostare interessata la popolazione, e fra tutti insinuarsi cortesi e sorridenti (così che era impossibile rispondere loro con un rifiuto) le gentili signorine Maggi e Passera offrendo opuscoletti di canzoni alpine, e guadagnandosi certamente la gratitudine del cassiere del Gruppo per la volonterosa e proficua attività.
RICEVIMENTO AL MUNICIPIO
Alle ore 11 partendo dalla sede della Sezione, fanfara e gagliardetti in testa, e incolonnati veramente alla scarpona, cioè senza eccessiva precisione nei ranghi, tutti gli intervenuti si recarono al ricevimento ufficiale in municipio. L’egregio Commissario Prefettizio ing. Petrolo porse agli Alpini con bella, eloquente parola il saluto della cittadina ed a lui rispose ringraziando il Presidente della Sez. Avv .Giani. Seguì la distribuzione di rinfreschi e poi venne suonata la…libera uscita.
RANCIO SPECIALE
Il trombettiere ha appena emesso la prima nota del richiamo apposito, che le tavole imbandite sotto i platani di Piazza Garibaldi vengono prese d’assalto in un impeto di giovinezza sbarazzina, anche da parte di coloro che i vent’anni spensierati avevano già da tempo salutato.
Miracolo questo che solo può provocare un rancio speciale di scarponi che riunì fra la più lieta animazione ben 276 persone fra le quali notammo: le Medaglie d’Oro Maggiore Cav. Esposito e sig.ina Martina Bonomi, Madrina del Gagliardetto; il Commissario Prefettizio Ing. Petrolo, Comm. P.S. Avv. Lazio, Maggiore Cav. Gibellini, Avv. Renzo Boccardi, Cappellano Don Galloni, Colonnello Spetta, Maggiore Prof. Spelta, Capitano Priale e gentile Signora, Capitano Pezzana, Capitano Maragni e Signora, Capitano Melchioni, Capitano Pedroletti, Capitano Bozzolo, Carletto Tonani, Cav. Uff. Dott. Rebuschini, Avv. Lanzavecchia, Avv. Vidoletti, Comm. Giulio Moroni, Rag. Mistò, dott. Tenconi, Avv. Maroni, Cav. Giovanni Napoletano ed altri ancora di cui ci sfugge il nome. Al levar delle mense parlarono applauditissimi, l’Avv. Renzo Boccardi, Presidente della Sezione Verbano, il Capitano rag. Dott. Maragni ed il Capitano Bozzolo.
INAUGURAZIONE GAGLIARDETTO
Lungo le vie cittadine con l’intervento oltre che della fanfara degli Alpini anche delle altre Associazioni e della Musica Cittadina, snodò un imponente corteo raggiungendo il Monumento ai Caduti sul quale venne deposta una ricca corona di fiori freschi. Poscia Don Galloni ex Cappellano degli Alpini benedice il Gagliardetto portato dall’alfiere, il valoroso ex Tenente Pe-rego Innocente, decorato di medaglia d’argento e la Madrina, la signorina M. Bonomi sorella dell’eroico Caduto Bonomi Giovanni insignito di Medaglia d’Oro, scioglie il velo liberando al sole la bella fiamma verde e tricolore. Gli oratori ufficiali Don Galloni e Avv. Boccardi hanno poi elevato inni alati alla memoria dei morti glo-riosi, alla fraternità dei “verdi”, al dovere ed all’amore verso la Patria, che profondamente avvinsero commossero: quindi venne ricomposto il corteo che si recò alla Sede del Gruppo Luinese ove si sciolse.
LA SERATA AL TEATRO SOCIALE
Anche la serata al Teatro Sociale ebbe il miglior succes-so. La cinematografia della Guerra sull’Adamello suscitò intensa ammirazione e le vibranti parole di Don Galloni che l’illustrarono toccarono veramente il cuore. Gli assalti di box furono pure seguiti con molto interesse ed assai applauditi, specie allorchè Mario Bosisio diede saggio di grande abilità in schivate decise ed eleganti e scatti felini di possente aggressività.
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