Italia | 11 Settembre 2023

Casi di Covid in crescita, nuove misure del Ministero della Salute per ospedali e RSA

Il virus è «clinicamente non rilevante» per le persone giovani e sane, ma «rimane un problema» per anziani, fragili e immunodepressi. Previsti tamponi in ospedale per chi ha sintomi

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(fonti AGI – ANSA) «Nelle ultime settimane osserviamo una ripresa dei casi per l’emergere delle nuove sottovarianti e per gli effetti della stagione estiva, ma la gran parte sono infezioni lievi, localizzate alla alte vie respiratorie. La malattia oggi, per la persona giovane adulta e sana è clinicamente non rilevante. Al contrario, nei fragili, grandi anziani e immunodepressi, il Covid rimane un problema. È su di loro che vanno mirate le misure di protezione e gli interventi di prevenzione, primo fra tutti la vaccinazione».

È quanto ha affermato il direttore del Dipartimento clinico dello “Spallanzani” Andrea Antinori in merito all’incremento dei casi di Sars-Cov2 che si sta registrando in questa fine estate, anche a causa della diffusione della variante Eris.

Ciò che Antinori auspica è anche il passaggio a un sistema diverso di monitoraggio e interpretazione dei dati per far sì che, «più che misurare i nuovi casi o l’incidenza, che raffigurano l’andamento della malattia nella popolazione generale dove il virus oggi non dà problemi, ci si concentri sui casi ricoverati in ospedale, sui casi gravi, per caratterizzare quella che è oggi la popolazione a rischio e concentrare su queste persone gli interventi di sanità pubblica».

Nel frattempo il Ministero della Salute ha emanato una nuova circolare firmata dal direttore della prevenzione Francesco Vaia che prevede alcune novità proprio sulle misure in materia di Covid: niente tamponi per gli asintomatici che arrivano al Pronto soccorso, ma per i sintomatici scatteranno i test validi anche per la ricerca di altri virus (influenzali A e B, VRS, Adenovirus, Bocavirus, Coronavirus umani diversi da SARS-CoV-2, Metapneumovirus, virus Parainfluenzali, Rhinovirus, Enterovirus).

È invece previsto il tampone in caso di trasferimenti da una struttura all’altra e nelle RSA, mentre in caso di sintomi viene indicato di evitare l’ingresso nelle strutture sanitarie a visitatori e accompagnatori.

Il test, si legge nel documento, è indicato anche per i pazienti che «dichiarano di aver avuto contatti stretti con un caso confermato Covid-19, con esposizione negli ultimi 5 giorni».

Gli operatori sanitari che presentano sintomi compatibili con il Covid sono infine invitati a «evitare di accedere in setting assistenziali, sia di degenza che ambulatoriali, dove sono presenti pazienti immunocompromessi e fragili, secondo le modalità e le procedure adottate dalle direzioni delle strutture».

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