Arte ed ecologia insieme per dare una spinta in più verso comportamenti più sostenibili e rivolti alla cura e alla tutela dell’ambiente che ci circonda, per “trasformare il futuro” ma anche per rilanciare il territorio dell’alto Verbano. Il tutto a partire dal coinvolgimento dei più giovani, ovvero gli studenti delle scuole.
Nella mattinata di oggi, mercoledì 14 dicembre, Comunità Montana Valli del Verbano ha presentato ufficialmente la nuova campagna di sensibilizzazione ambientale RÜDERART-Arte per trasformare il nostro futuro, appartenente al programma di educazione ambientale Meno Rifiuti a Monte e a Valle organizzato e promosso dall’ente montano in collaborazione con la cooperativa sociale Koinè ed Econord con lo scopo di diffondere nei più giovani la cultura del riciclo, del giusto modus operandi nel differenziare e del rispetto per l’ambiente e che coinvolgerà le scuole del territorio in un concorso video-fotografico e laboratori didattici.
Il nome della campagna deriva dal termine “rùdera”, espressione che proviene dal retaggio latino dei romani e indica l’immondezzaio o il letamaio: a quei tempi non esisteva la raccolta differenziata, ma una larga buca in fondo al cortile fungeva da discarica temporanea. Il termine “rùdera” è diffuso in una vasta area che va dalla Svizzera meridionale all’Emilia, dove la spazzatura si chiama più sbrigativamente “rùd”, senza distinzioni di origine o destinazione. La pattumiera di casa si chiama tuttora, nelle famiglie dalla memoria lunga, “portarùd”. E alcuni dialettofoni superstiti ancora oggi chiamano lo spazzino “rùdin”.
Da Botticelli a Magritte, RÜDERART giocherà con l’arte sui temi della sostenibilità ambientale per la tutela e il rilancio del territorio invitando gli studenti a immaginare opere video e fotografiche che prenderanno vita nel reale e nel virtuale, grazie anche al coinvolgimento degli artisti multimediali Stefano De Felici e Federico Mazza di Lampo TV.
Con la pubblicazione dei primi materiali social della campagna, è stato dunque lanciato ufficialmente il concorso Meno rifiuti a monte e a valle che premierà la creatività dei primi tre classificati con una gita “di informazione” legata al tema della raccolta differenziata. Gli alunni di terza, quarta e quinta elementare dovranno produrre disegni e materiali informativi sotto forma di elaborati, con cartelloni, cartoline o calendari, mentre i ragazzi delle medie dovranno realizzare un video spot con cui illustrare tutti questi contenuti agli adulti.
L’iniziativa è rivolta agli alunni dei 32 Comuni raggruppati sotto l’egida della Comunità Montana Valli del Verbano, compresi l’istituto “Maria Ausiliatrice” di Luino e l’Educandato “Maria SS. Bambina” di Brissago. Le iscrizioni dovranno pervenire entro il 22 gennaio e il termine per la consegna delle opere sarà il 26 di febbraio. Tutte le informazioni sul concorso sono ora disponibili sul sito www.vallidelverbano.va.it.
Il progetto comprende però anche laboratori di educazione ambientale tenuti dalla cooperativa Koinè nelle scuole – alcuni già attivati, con i bambini già impegnati in “sopralluoghi” per monitorare i punti più critici a livello di rifiuti e segnalarli ai sindaci – sui temi del littering e del “Vivere Verde”, durante i quali è prevista la creazione di opere d’arte multimediali con materiali di riuso e la realizzazione di video interviste a genitori e insegnanti.
Nella primavera del 2023 verranno resi pubblici i messaggi e i materiali prodotti dai ragazzi durante i laboratori, sia con affissioni sul territorio sia sui canali social, grazie alla collaborazione dei Comuni e di tutti gli enti coinvolti.
«I Comuni sono invitati a diffondere le opere di RÜDERART dedicando spazio sui muri reali e virtuali, per partecipare insieme alla tutela e al rilancio del territorio delle Valli del Verbano», hanno affermato il presidente della Comunità Montana Valli del Verbano Simone Castoldi e l’assessore a Ecologia e Turismo Gianpietro Ballardin.
In questo periodo, ha poi aggiunto Ballardin, «sono stati effettuati degli incontri con i sindaci per migliorare la raccolta differenziata e stiamo lavorando per cercare di insegnare agli adulti non solo a non abbandonare i rifiuti ma a far sì che l’ambiente venga rispettato. Vogliamo rilanciare il turismo, ma dobbiamo avere il territorio pulito e anche il concorso e tutta la formazione nelle scuole è indirizzata in tal senso, con l’obiettivo di “utilizzare” in senso positivo i bambini per sensibilizzare gli adulti».
Da parte sua il presidente Castoldi si è detto «molto soddisfatto del lavoro portato avanti dall’assessore Ballardin su questo progetto», nato dall’idea di una studentessa di Cuveglio, raccolta e trasformata in qualcosa di strutturale per tutti gli alunni delle valli del Verbano, e ha rivolto un ringraziamento particolare ai dipendenti dell’ente montano, a Koinè e a Econord, azienda da sempre attenta a sensibilizzare la popolazione e ad attivare sinergie con gli enti che si occupano di azioni mirate per fare capire alle nuove generazioni l’importanza della tutela ambientale.
«Abbiamo voluto collaborare con Lampo TV ed Econord per lanciare un messaggio che, attraverso le scuole e un linguaggio nuovo, con canali meno “istituzionali”, arrivi sul territorio, renda l’educazione ambientale un tema con una grande cassa di risonanza e permetta al territorio stesso di lavorarci in maniera virtuosa e innovativa», ha spiegato Guglielmo Caretti, coordinatore Ambiente e Cultura della cooperativa Koinè, una realtà che collabora con Comunità Montana ed Econord da circa un decennio proprio nell’ambito dei servizi educativi, proponendo laboratori e attività didattiche nelle scuole per aiutare i ragazzi a sviluppare una sempre maggiore consapevolezza sull’ambiente.
«Con Lampo TV abbiamo raccolto molto volentieri l’invito di Koinè e Comunità Montana a mantenere una direzione creativa e artistica su un progetto culturale diretto verso la bellezza che vuole condurre bambini e ragazzi, tramite l’arte, a una sensibilità e una consapevolezza sull’importanza della tutela dell’ambiente – ha affermato Stefano De Felici di Lampo TV– E questo grazie anche alla partecupazione di famiglie e comunità. Sarà un progetto partecipato e allargato sul territorio che, attraverso l’arte, vuole cercare di sostenere una politica di tutela ambientale».
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