Luino | 20 Dicembre 2021

Luino, la passione e l’amore per i Lego in una mostra a Palazzo Verbania

Silvano Premoselli, che da anni espone in Italia e all'estero, è protagonista dell'esposizione. Un'occasione per conoscere questo meraviglioso "mondo"

Tempo medio di lettura: 5 minuti

Dall’8 dicembre i locali di Palazzo Verbania a Luino ospitano “Fantastici mondi”, un’esposizione di costruzioni realizzate con i mattoncini Lego che si potrà visitare fino al 9 gennaio. Protagonista di questa affascinante e curiosa mostra è Silvano Premoselli, milanese che nel 2004 si è trasferito a Cuveglio, paese dei propri avi già presenti in valle nel ‘600.

Dopo una parentesi di 20 anni, con la nascita dei figli, Silvano ha ripreso a costruire con i mattoncini Lego e successivamente è entrato a far parte di AFDL.it, gruppo approvato e autorizzato da LEGO. Dal 2013 ha esposto le proprie opere da Genova a Palmanova e da Firenze fino a Skærbæk in Danimarca, dove ha luogo l’evento più esclusivo al mondo, nella patria del Lego.

Chi, sin dall’infanzia, coi mattoncini Lego, non è entrato in una dimensione magica creando mondi fantastici? E’ una passione, infatti, che unisce tutte le generazioni perchè le opere che si costruiscono regalano emozioni a chi le vede e, allo stesso tempo, l’autore si carica di queste emozioni.

Ecco l’intervista a Silvano Premoselli, che ci ha raccontato la sua passione per i Lego.

Cosa significa per te dedicare il tuo tempo ai Lego?

Come succede spesso, nell’età adulta, quando nascono i figli, si riprendono i giochi che usavamo noi da ragazzi e io mi sono ricordato subito dei miei mattoncini. Coi miei due figli abbiamo passato tante ore assieme. A giugno finita la scuola in taverna costruivamo un enorme plastico di Lego, che rimaneva per terra fino a settembre. E così tutti gli anni per una decina d’anni, fintanto che sono cresciuti ed hanno avuto altri interessi. Dopo ho cominciato a costruire solo per me e in modo sempre più complesso. Non per i figli, ma questa volta per mio diletto personale. Inoltre, quando lo stupore traspare negli occhi dei bambini, ripaga tutto il tempo e l’impegno dei mesi passati a costruire.

Da quanto tempo esponi? Com’è questo mondo Lego in giro per il mondo?

E’ dal 2013 che faccio esposizioni. Tre anni coi miei figli e poi da solo. Nelle esposizioni ho conosciuti tanti adulti con questa passione. Prima di conoscerli, coi figli grandi, mi sembrava normale pensare di rimettere il lego nei contenitori e aspettare un nipote per riprendere a costruire. Invece conoscendo altri appassionati ho cominciato ad esporre a Varese, nel varesotto e poi per l’Italia e nel 2019 anche in Danimarca, nella patria del Lego! Poi ogni anno il nostro  gruppo AFDL.it gestisce un grosso stand a Cartoomics, presso Rho Fiera, l’evento più atteso durante l’anno. Si costruisce per passione…

Cosa si racconti del gruppo ADFL.it?

Sì, faccio parte di AFDL.it un gruppo numeroso di appassionati LEGO in Italia che orbita attorno a Milano ed è attivissimo su Facebook. Con Damiano Baldini, l’ambassador del gruppo (in gergo nel mondo LEGO si chiamano così il responsabile dei gruppi riconosciuti dalla multinazionale danese, ndr), siamo andati nell’ottobre del 2019 in Danimarca. Per me è stato un onore rappresentare il gruppo nell’evento più clou che esiste e in quella circostanza ho portato “Piazza Roma”, che rappresenta la piazza principale di un paese del varesotto affacciato su uno dei nostri laghi. Quindi è come se avessi portato un pezzo di Varesotto in Danimarca! Una grande soddisfazione.

La tua costruzione più impegnativa qual è stata?

Sicuramente Piazza Roma. Ho impiagato 18 mesi per costruirla, per i tantissimi dettagli e ambienti, anche all’interno dei palazzi, come per esempio una scuola di danza con le ballerine rifacendomi alle suggestioni di Degas. In questa opera ho voluto creare uno spazio ideale, dove vi è armonia tra bellezza del luogo e convivialità delle persone, un luogo ameno dove vivere.

La tua costruzione che ti piace di più qual è?

L’ultima. Ho rappresentato il famoso ponte giapponese nel giardino di Claude Monet a Giverny. Io adoro i pittori impressionisti e mi incanto soprattutto davanti alle opere di Monet. Siccome non so dipingere ho usato “il Lego” perché è l’unico strumento espressivo di cui ho padronanza, in quanto sono sempre stato “negato” in altre arti più tradizionali. D’altronde uno si esprime coi talenti che possiedo e questa volta usando tecniche particolari di Lego sono riuscito a creare il “quadro” che volevo, entrando in punta di piedi con rispetto ed emozione nel bellissimo giardino di Giverny e nell’arte di Monet.

Le esposizioni immagino che siano bloccate per la pandemia in corso. Qual è stata l’ultima tua esposizione?

Prima di quest’ultima mostra Luino, ho esposto nel basso varesotto a settembre e ai primi di novembre in un teatro a Firenze. A fine gennaio 2020 avevo esposto per l’ultima, prima della pandemia, nel teatro di Cassano Valcuvia in un evento organizzato dal Teatro Periferico. In quell’occasione ho riprodotto in scala coi mattoncini Lego il teatro comunale e abbiamo fatto giocare coi mattoncini i bambini che hanno partecipato all’iniziativa. In pratica dovevano costruire la scenografia del palcoscenico con qualche omino lego, veniva inserito nel teatro in scala e poi fotografato. Una giornata stupenda con tanti Lego in un luogo di cultura come il teatro di Cassano Valcuvia, a me un luogo molto caro, dove i miei figli per anni hanno fatto teatro e in una stagione pure io…

Che genere di costruzioni fai?

Devo dire che spazio da un tema all’altro. Mi piace variare a secondo dei miei interessi. Nel passato ho costruito una paese fortificato toscano lungo 180 centimetri, una sezione del Vallo di Adriano, il Tempio di Portuno di Roma, “Paesaggio notturno”, un quadro surrealista, Piazza Roma, che rappresenta un paese lacustre affacciato su un lago lombardo, una flotta di galeoni, un ampio passaggio western, piccole costruzioni a tema Disney e altre costruzioni che potete vedere sulla mia Pagina Facebook Silvano’s Bricks World. La prossima costruzione sarà a tema “space”. Sarà un plastico particolare, perché parlerà, indirettamente, dell’emergenza climatica. Perché ciascuno deve fare la propria parte e i miei spacemen di Lego sono decisi di impegnarsi anche loro in prima persona!

Per finire in due parole, per te cosa rappresentano i Lego?

E’ un mondo meraviglioso, fantastico. Puoi avere una dura giornata di lavoro, ma la sera in un attimo entri in un mondo magico e puoi creare un ambiente fantastico e non pensi a nient’altro. Poi quando esponi, regali emozioni a chi osserva le tue opere e il costruttore si carica di queste emozioni. E’ una passione che unisce tutti, ragazzi, genitori e nonni, perché quasi tutti hanno vissuti dei momenti coi Lego. E quando vedi lo stupore negli occhi di chi osserva le tue opere, ripaga tutto il tempo e tutte le fatiche dei mesi passati a costruire.

Per vedere tutte le opere esposte e rimanere informati sulla mostra e le prossime iniziative consultare la Pagina Facebook “Silvano’s Bricks World”. La mostra è visitabile, presentando il Green pass all’ingresso, il mercoledì, il sabato e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. Palazzo Verbania sarà chiuso i giorni di 25-26 dicembre e 1-2 gennaio.

Le ninfee di Monet – 2021

La MOC riproduce lo scorcio più suggestivo del giardino della casa di Monet, a Giverny in Normandia, qui il pittore dipingeva dalla sua barca atelier le infinite sfumature delle ninfee, mai sazio di osservarne i colori cangianti, al variare della luce e delle stagioni, nello sforzo di riprodurre lo scintillio dell’acqua sulla vegetazione.

Trascorreva intere giornate a dipingere sulla sua barca studio, fatta costruire appositamente con un riparo e un telone.

Nella parte centrale si vede il ponte giapponese e sotto di esso, nella parete verticale, si è cercato di rendere il senso di profondità dello stagno che si estende oltre, cercando di imitare il tratto di Claude Monet.

Piazza Roma – 2017

Con quest’opera l’autore ha inteso creare un suo ambiente ideale, in cui la bellezza del luogo e la convivialità tra le persone si fondono in piena armonia. E’ il suo spazio ideale, la tipica atmosfera di un piccolo paese affacciato su uno dei laghi lombardi. L’ha nominato Piazza Roma, perchè può rappresentare uno qualsiasi di questi paesi: infatti esiste quasi ovunque una via o una piazza denominata Roma.

E’ stata di gran lunga l’opera più impegnativa dell’autore che è stata realizzata nell’arco di ben 18 mesi. E’ composta da molti ambienti originali, e ogni dettaglio ha la sua unicità, si invita pertanto ad un’osservazione accurata per coglierne ogni aspetto.

Nel 2019 Piazza Roma è stata esposta al “Skaerbaek fan weekend”, l’esposizione più esclusiva al mondo, in Danimarca, nella terra di origine del LEGO.

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