Lavena Ponte Tresa | 18 Ottobre 2021

Lavena Ponte Tresa, ecco la nuova giunta Mastromarino: Valentina Boniotto vicesindaco

Tutti gli incarichi e le deleghe sono state svelate questa sera nel primo consiglio comunale. Ecco l'intervista al primo cittadino che si è raccontato a 360°

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Si è concluso da poco il primo consiglio comunale di Lavena Ponte Tresa, dopo l’esito delle elezioni amministrative dello scorso 3-4 ottobre, quando i cittadini hanno riconfermato sindaco l’architetto Massimo Mastromarino e la sua squadra che ha “governato” il paese negli ultimi cinque anni.

Ed il secondo mandato è iniziato proprio questa sera, con l’insediamento del nuovo consiglio comunale e il  giuramento del sindaco, dopo l’annuncio ufficiale della composizione dei più stretti collaboratori di Mastromarino. Tutti confermati gli assessori dello scorso mandato, solo due incarichi sono stati modificati.

A ricoprire il ruolo di vicesindaco, infatti, con deleghe a Cultura e Identità locale, Promozione Turistica e del Territorio, Politiche dello Sport  e Tempo Libero, è Valentina Boniotto, che raccoglie il testimone dal dottor Pasqualino D’Agostino, al quale invece è stato affidato l’incarico di assessore con deleghe ai Servizi alla Persona, Politiche e Servizi Sociali, Coordinamento servizi socio-sanitari territoriali ed Ecologia e Igiene ambientale.

Insieme a loro confermati assessori Silvia Zocchi (deleghe a Rapporti istituzionali, Politiche educative e scolastiche, Politiche Giovanili e Gestione ed Organizzazione del Personale) e Giuseppe Pellegrino (con deleghe a Territorio e Difesa del Suolo, Urbanistica, Edilizia Privata, Programmazione Opere Pubbliche e Manutenzioni Stabili e Patrimonio).

A margine del consiglio comunale, abbiamo intervistato il sindaco Massimo Mastromarino, che si è raccontato a 360° guardando alla campagna elettorale, al programma della sua lista e al futuro del paese che continuerà ad amministrare nei prossimi cinque anni.

Come amministrazione, a due settimane di distanza dal voto, che opinione vi siete fatti della campagna elettorale?

Penso sia stata una campagna elettorale diversa dalle altre perchè, nonostante sui social network e in consiglio consiglio comunale, in questi anni, vi siano stati accesi dibattiti e posizioni di critica rispetto al nostro operato, stranamente nessuno ha deciso di candidarsi. Abbiamo il serio dubbio, e qualche sospetto emerso dopo le elezioni, che qualcuno non abbia fatto lista e abbia deciso di non andare a votare. Purtroppo, però, abbiamo sospetti anche che sia stato detto ai cittadini di non andare a votare. Immaginare il commissariamento di un paese vuol dire non avere l’amministrazione per almeno un anno. Chi lo ha fatto ha dimostrato di non avere senso civico, mentre il nostro compito sarà quello di recuperare questa cittadinanza, l’essenza della politica, dell’amministrazione e del nostro ruolo amministrativo.

E che idea vi siete fatti del risultato che avete ottenuto come unica lista? 

Abbiamo una grande responsabilità di rappresentare tutti i cittadini, anche di quelli che avevano idee diverse dalla nostra compagine. Il quorum era di 1850, hanno votato in 2515. Ben 2376 cittadini ci hanno scelto, quasi 700 voti in più rispetto al 2016. Penso che abbiamo ricevuto ben più di una conferma. Nei fatti, l’opinione della gente che vive attivamente il paese ha dimostrato che c’era una forte volontà di riconfermare in modo convinto quanto abbiamo fatto in questi nuovi anni. Una grande soddisfazione è stato il risultato dei nuovi consiglieri che hanno ricevuto la fiducia dei nostri concittadini. I nuovi componenti del consiglio comunale, che si sono affacciati nella vita politica per la prima volta, hanno dato al nostro gruppo già collaudato novità e freschezza.

E da sindaco uscente, come hai vissuto questa situazione? È stata una sorta di “sconfitta” non aver avuto avversari?

Sinceramente non mi sono posto il problema. Mi sono proposto come sindaco uscente, con un programma e un progetto concreto. Sono stati poi i cittadini a darci il loro giudizio, potevano anche non venire a votare. In questi giorni altri soggetti hanno già iniziato sui social network ad esprimere i loro pareri, ormai sono diventati tutti tuttologi, e parlano liberamente di commercio, di bilancio e di politica. L’impressione, però, è che non siano stati capace di mettere in campo un serio progetto politico. Non penso sia un limite del sindaco e della sua lista, ma il limite è di chi non ha avuto coraggio di fare una lista.

Quali criticità vi hanno segnalato i cittadini durante la campagna elettorale?

Ci hanno chiesto che ci sia più attenzione sulle conseguenze delle alluvioni, così come ci hanno chiesto attenzione per sostenere una ripresa economica post Covid. Allo stesso modo un’altra richiesta è quella di realizzare spazi per il tempo libero, per i più giovani. Infine, un’altra cosa che mi hanno detto è quella che il sindaco deve imparare ad ascoltare di più. È un serio impegno che mi prenderò in questo mandato.

Quali sono le priorità che vi siete dati? Quali le opere che dovete ancora concludere?

Ci sono quattro punti complessi per loro natura, che non si potevano risolvere in cinque anni. Il primo è la cura delle persone, visto che l’emergenza durerà fino al 31 dicembre e ci ha dimostrato quanto sia importante la medicina territoriale. È in corso la realizzazione del centro presso la sede dell’ex ASL con una serie di interventi. La medicina territoriale non ha funzionato a livello nazionale e regionale, per questo dovremo mettere in campo idee e proposte e confrontarci con medici di base, ATS Insubria e Regione Lombardia. Il tema riguarda tutti, ma per noi è particolarmente sentito perchè abbiamo fatto questa scelta. In secondo luogo c’è la ripresa economica: durante i vari lockdown la dogana è rimasta chiusa per due volte, l’ultima per sette mesi. Il contraccolpo economico è sotto gli occhi di tutti e dobbiamo inventarci qualcosa insieme alle attività produttive, soprattutto i commercianti, per render e il Comune attrattivo e attraente. La promozione turistica nel mese di agosto ha portato un 152% in più di visitatori sul lago Ceresio, questa è una strada da seguire con marketing e promozioni, tutti insieme, sia con l’Autorità di Bacino, la Comunità Montana, Regione Lombardia e, nel caso, anche partner svizzeri. Il terzo aspetto sul quale lavorare sarà la fragilità del territorio, come si è potuto vedere nell’alluvione della scorsa estate. Allora sono arrivati da Regione 500mila euro circa per interventi immediati, ora abbiamo appaltato il lavoro sul bacino idrico del torrente Tarca per 230mila euro. È necessario un grande progetto di difesa del nostro territorio dai rischi idrogeologico-alluvionali, che dovrà interessare tutto il Comune, dove vi sono quattordici corsi d’acqua. Non possiamo farlo solo con le risorse comunali, ma dobbiamo farlo anche con insieme agli enti e alle istituzioni competenti. Infine, dobbiamo continuare a difendere i frontalieri: il nostro è stato un grande contributo sull’accordo siglato lo scorso dicembre, sottoscrivendo alcuni paletti fondamentali per la difesa dei nostri lavoratori. L’accordo del memorandum, che sarà calendarizzato insieme a tutti i consigli comunali e poi dal Parlamento, dà voce a tutti i frontalieri. Questo speriamo si possa tradurre in azioni a favore dei frontalieri e di tutto il territorio. 

Quali sono i progetti nuovi invece?

Dobbiamo cercare di mettere sul mercato immobiliare, insieme al Demanio, l’ex caserma Moi, per realizzare una casa accoglienza dedicata agli anziani, ne abbiamo bisogno. Allo stesso modo punteremo a riqualificare gli impianti sportivi, è importante aver questi spazi di socializzazione, soprattutto dopo l’emergenza pandemica che ha dimostrato come siano fondamentali per la crescita dei nostri ragazzi.

Come vedi Lavena Ponte Tresa tra cinque anni?

Auspico che Lavena Ponte Tresa diventi una comunità più coesa, che ha preso coscienza delle proprie potenzialità e che si trasformi in una comunità dove non solo i nostri cittadini possano stare bene, ma anche che i commercianti e gli addetti al settore terziario possano trovare interessante investire e continuare a farlo credendo in Ponte. Questa immagine positiva dovrà riversarsi nei frequentatori esterni nella nostra città, per shopping, affetti familiari e per tutte quelle persone che sceglieranno di vivere qui.

Il sindaco Massimo Mastromarino, invece, ha tenuto per sé le funzioni a Affari Generali e Transizione digitale, Bilancio e Programmazione economica, Politiche sussidiarie, Tariffe e Tributi, Commercio e Sviluppo economico, Politiche transfrontaliere e Problematiche di confine e, infine, Sicurezza, Polizia Locale e Protezione Civile.

Ecco le deleghe assegnate a tutti i consiglieri comunali di maggioranza: 
– Emanuele Massara: Sviluppo dell’offerta turistica, Rapporti con le Associazioni;
– Decimo Dall’Omo: Attività manutentive, Enti gestori servizi e reti e Rapporti con il Personale;
– Filippo Cardellicchio: Marketing Territoriale Integrato;
– Marcello Lesina Martinelli: Tutela dell’Ambiente e Transizione Ecologica;
– Patrizia Cataldi: Rilancio del Commercio e dell’Artigianato;
– Simone Settin (presidente del consiglio comunale): Frontalieri e Comunicazione e Transizione digital;
– Romina Greco: Servizi correlati all’Offerta Educativa;
– Romina Perini (vicepresidente del consiglio comunale): Inclusione Sociale e Pari Opportunità e Politiche Giovanili.

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