Laveno Mombello | 7 Settembre 2021

Tutto pronto a Laveno Mombello per una tre giorni di “Festival della biblioterapia”

Ad organizzarla il vicesindaco Mario Iodice e la biblioteca. Ecco di cosa si tratta e il programma dal 17 al 19 settembre

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(Foto © Ivo Tomasi) L’Assessore alla Cultura e vicesindaco del Comune di Laveno Mombello, il professor Mario Iodice, con la collaborazione della Biblioteca comunale ha organizzato un evento speciale dedicato alla Biblioterapia nei giorni 17, 18 e 19 settembre.

L’idea iniziale è nata dalla volontà di diffondere la cultura del libro come strumento non solo di svago o di educazione ma di cura dell’anima e dello spirito. “Si sente parlare poco e in modo approssimativo di questo strumento – commenta il vicesindaco -. E invece è un metodo a disposizione di diversi professionisti che possono avvalersi di ogni tipo di materiale narrativo per raggiungere i propri obiettivi professionali”.

“Nei paesi anglosassoni – continua Iodice – è nata agli inizi del ‘900, in Inghilterra è molto diffusa e numerosi sono gli studi, condotti con gruppi di controllo, che ne attestano la validità, in Italia invece ancora oggi la pratica della biblioterapia è poco diffusa. In questo particolare momento storico si vuole proporre questa esperienza per trovare un modo alternativo per affrontare le difficoltà contingenti utilizzando il grande patrimonio culturale che si possiede”.

Il festival si propone di introdurre nell’immaginario collettivo l’abitudine a concepire la biblioteca come luogo di benessere e di presentare i libri come medium di sostegno e crescita. Sarà strutturato su tre giornate con una serie di incontri a tema curati da un’esperta di laboratori di biblioterapia.

La cornice di Villa De Angeli Frua e del Lago Maggiore costituisce lo scenario ideale per un’immersione in questa esperienza di lettura guidata. È previsto un percorso di presentazione dei concetti e delle tecniche della biblioterapia e una serie di laboratori pratici ambientati nella biblioteca e nel suo parco.

Durante gli incontri una specialista del settore guiderà i partecipanti in un’esperienza immersiva all’interno di alcuni libri scelti ad hoc per riflettere sul tema portante: l’Amor mundi. Oltre ai laboratori di biblioterapia, sono previsti altri incontri per presentare forme di cura attraverso l’uso della lettura e dell’arte nelle sue forme diverse. Infatti, ci sarà un incontro di presentazione per i genitori dell’uso dell’albo illustrato come strumento di dialogo con i bambini, una mostra pittorica a tema e un concerto.

A partire da questa prima edizione si intende proporre annualmente l’appuntamento con il festival, sviluppando in seguito tutte le forme e gli ambiti di applicazione della biblioterapia (clinico, psichiatrico, ecc..). La manifestazione culturale si propone di diventare un punto di riferimento nel settore per addetti e professionisti (bibliotecari, medici, psicologi, personale sanitario, insegnanti, ecc) creando un’occasione di aggiornamento, confronto e approfondimento. Allo stesso tempo vuole anche offrire un’esperienza significativa per gli amanti della lettura.

IL TEMA DI QUESTA EDIZIONE: “AMOR MUNDI”

«In quanto tale, si manifesta come creatore di mondo; esso crea, genera, un mondo nuovo. Ogni amore è l’inizio di un mondo nuovo», Hannah Arendt. Le tre giornate avranno come comun denominatore il concetto di amore declinato secondo diverse accezioni.

Il tema è ispirato ad Hannah Arendt che ha utilizzato nel suo pensiero filosofico questa espressione di derivazione agostiniana, ad indicare l’importanza dell’amore nella creazione di un mondo nuovo: “La felicità si può raggiungere solo insieme ad altre persone. Ed è su questa felicità, per quanto poi caduca ed effimera possa rivelarsi, che l’uomo deve concentrarsi per riuscire a vivere appieno quel sentimento così potente e pervasivo che chiamiamo amore”.

Tutte le attività si svolgeranno su prenotazione e saranno gratuite. Per tutte le altre informazioni e per il programma dell’intera manifestazione, cliccare qui.

LA BIBLIOTERAPIA E GLI INCONTRI

Il termine Biblioterapia si riferisce all’impiego creativo e ragionato del materiale letterario e della lettura con lo scopo di promuovere benessere, crescita e sviluppo personali. Dal punto di vista storico la Biblioterapia nasce negli Stati Uniti negli anni ’30 in ambito clinico e la sua pratica si è modificata nel tempo sia in quanto ad approccio sia in quanto a interessi.

Nella Biblioterapia clinica i professionisti in ambito psicologico e medico si avvalgono di metodi terapeutici integrati con la finalità di aiutare soggetti affetti da problematiche emozionali. Questo approccio si differenzia da quello umanistico o dello sviluppo il quale vede coinvolte nel processo biblioterapico figure laiche impegnate nel ruolo di “facilitatori”. Essi utilizzano, in condizioni di salute normale dei partecipanti, gli strumenti della biblioterapia con l’obiettivo condiviso di promuovere la crescita, lo sviluppo delle risorse e il potenziamento di autostima, autoefficacia e capacità empatica nella persona.

Gli approcci recenti si avvalgono del processo biblioterapico nella sua modalità più interattiva: la lettura consente l’immedesimazione e il rispecchiamento del lettore nei personaggi e nelle vicende dei testi proposti chiamandolo a diventare parte dello sviluppo cognitivo ed emotivo delle storie. I partecipanti vengono coinvolti in attività che li aiuta a riflettere su ciò che è stato letto cosicché la risposta agli stimoli ricevuti possa produrre modifiche positive nel comportamento o nell’atteggiamento dei singoli.

Durante ogni laboratorio verranno proposti stralci di romanzi, poesie, racconti, miti e aforismi, e musiche. L’uso della lettura ad alta voce dei testi – praticata dal biblioterapista – predispone all’ascolto rispettoso degli altri, a riconoscere le proprie e le altrui emozioni. È infatti possibile condividere nel gruppo le riflessioni che sorgono spontanee, cambiare i finali dei testi o le scelte dei personaggi; fare ipotesi “come se”. Si utilizzano gli strumenti della biblioterapia per individuare risposte che non si trovano altrove; comprendere alcune parti di sé; riconoscere situazioni già sperimentate da altri e attribuirvi un significato; e uscire da posizioni egocentriche rivedendosi attraverso l’empatia narrativa.

I benefici della Biblioterapia sono ormai ampiamente riconosciuti: permette ai partecipanti di scoprire e comprendere sé stessi, le proprie caratteristiche e la complessità del pensiero e del comportamento umano; riduce la sensazione di isolamento; ed è in grado di promuovere lo sviluppo sociale, l’amore per la letteratura in generale e per la lettura in particolare.

Chi si rivolge alla Biblioterapia Umanistica riconosce i benefici derivanti dai libri e vuole amplificarne le potenzialità per condividerle con gli altri.

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