Varese | 27 Luglio 2021

Editoria diffusa, giornalismo digitale e fundraising: nuovo master dell’Università dell’Insubria

L'obiettivo è generare nuove professionalità finalizzate a creare e gestire nuove forme imprenditoriali e/o associative. Ecco tutte le informazioni utili

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L’Università dell’Insubria lancia per l’anno accademico 2021/2022 la prima edizione del master di primo livello in Editoria diffusa, giornalismo digitale, fundraising. L’innovativo percorso didattico è basato sul concreto rapporto con affermati professionisti del mondo dell’editoria, del giornalismo e della raccolta di finanziamenti per la cultura. Obiettivo: generare nuove professionalità finalizzate a creare e gestire nuove forme imprenditoriali e/o associative all’interno del mondo editoriale libero e diffuso, del giornalismo digitale e della comunicazione e promozione di eventi.

Oltre alle competenze per confezionare, promuovere e distribuire libri ed ebook e per gestire lo snodo di notizie, districandosi all’interno del complesso labirinto delle fake news e dei social, il master offre anche la possibilità di imparare le tecniche sofisticate della retorica della progettazione per ottenere finanziamenti europei e nazionali, nonché attrarre donazioni e sponsorizzazioni a vocazione filantropica.

Pierre Dalla Vigna, direttore del master, già fondatore dell’associazione culturale Mimesis, ora Mim Edizioni: «Le nuove tecnologie digitali stanno mutando radicalmente i modi e il senso stesso della produzione culturale e il libro cartaceo tradizionale non è che uno degli strumenti per fissare i concetti dell’essere sociale. Affianca gli eBook, le conferenze e i convegni interattivi, la produzione di immagini, suoni, parole e testi di ogni tipo: questa nuova forma di editoria diffusa offre un potenziale che è sfruttato solo in parte e che in futuro sarà sempre più centrale nella produzione culturale».

Daniela Mena, fondatrice e direttrice della Rassegna della Microeditoria di Chiari, selezionata nel 2020 dal Ministero della Cultura quale prima Capitale italiana del libro: «Le imprese e gli eventi culturali devono saper sempre meglio gestire ecommisurare digitale e presenza, comunicazione, investimenti e risorse economiche e umane. Il cuore resta la qualità della proposta, ma perché arrivi ai destinatari va costruito un percorso articolato e coordinato che richiede molteplici competenze, anche all’interno delle realtà editoriali».

Severino Colombo, redattore delle pagine di cultura del Corriere della Sera e dell’inserto La Lettura, membro della giuria del premio Andersen-Baia delle Favole e del Premio Letteratura Ragazzi di Cento: «Il giornalismo digitale è una forma fluida di comunicazione delle notizie e di racconto dei fatti, che si muove, scorre da una piattaforma all’altra: il giornalismo digitale è il giornalismo come è oggi. Una professione ibrida, come le auto, tra qualcosa di vecchio e di nuovo. La migliore per capire la società che cambia? Di sicuro la più adatta».

Eugenio De Caro, coordinatore didattico del master, project manager e formatore alla logica della progettazione europea: «Nell’epoca del crollo delle ideologie solo una fortissima carica progettuale potrà consentire a un giovane di divenire protagonista della vita culturale. M questo giovane dovrà avere competenze completamente diverse rispetto al passato, imparare a gestire le nuove frontiere del pensiero esteso nel web, diffranto nei social e alimentato dalle nuove dinamiche dell’intelligenza artificiale».

Requisiti primi per accedere al master sono, oltre alla laurea almeno triennale in qualsiasi settore, una ferma volontà di mettersi in gioco e una marcata attitudine alla creatività e all’innovazione.

Per consultare il sito web istituzionale, cliccare qui.

Per iscriversi online, entro l’8 ottobre, cliccare qui.

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