Laveno Mombello | 23 Luglio 2021

Spiagge e turismo lento con la provinciale ciclabile Laveno-Cerro, il Comune a confronto con i residenti

Mercoledì sera l’incontro dove il sindaco Santagostino ha spiegato le modifiche alla viabilità previste per il prossimo weekend. Critici alcuni abitanti

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Mobilità dolce e sostenibile e valorizzazione del territorio in ottica turistica: queste sono le linee guida alla base di uno dei tanti progetti che l’amministrazione comunale di Laveno Mombello ha in cantiere sin dalla campagna elettorale, ovvero la realizzazione di una fascia di rispetto per pedoni e ciclisti sulla SP 69, tra il centro e la frequentatissima frazione di Cerro.

Un’idea ambiziosa che ha riscosso l’approvazione anche di Regione Lombardia sulla quale il sindaco Luca Santagostino e la sua giunta si sono intensamente confrontati, fin da subito, con gli enti preposti – Provincia di Varese in particolare – allargando il bacino anche ai Comuni limitrofi come Cittiglio, Leggiuno, Sangiano e Caravate, con il dichiarato intento di sviluppare tutto il territorio dal punto di vista del turismo e di renderne fruibili non solo le spiagge che durante la stagione estiva riscuotono tantissimo successo, ma anche le sue tante (e magari nascoste) bellezze naturali e culturali grazie alla mobilità lenta.

Riconosciuto come difficilmente attuabile il progetto originario che prevedeva la chiusura di una carreggiata della provinciale per dedicarla esclusivamente a chi l’avrebbe percorsa in bicicletta o a piedi, le interlocuzioni con la Provincia hanno permesso di avviare, a partire dal prossimo weekend del 31 luglio-1 agosto, la sperimentazione della chiusura totale del tratto di strada che dal Gaggetto conduce fino a Cerro. Con le dovute eccezioni per residenti e loro famigliari, mezzi di soccorso o delle forze dell’ordine, clienti dell’albergo e del ristorante e trasporto pubblico e le necessarie modifiche alla viabilità già predisposte dal Comune, insieme alla sorveglianza h24 prevista sugli accessi.

Oltre a una lettera inviata a tutti i lavenesi, è stato Santagostino stesso, nel corso di un incontro pubblico svoltosi sia in presenza sia in diretta streaming mercoledì 21, a presentare tutto il progetto e, in modo particolare, i cambiamenti temporanei che coinvolgeranno i residenti dell’area interessata dal blocco del traffico motorizzato, decisione che ha incontrato alcune perplessità sui possibili disagi che questo potrebbe arrecare, in particolare da parte degli abitanti di Cerro e della zona del Fortino. I primi hanno espresso i propri dubbi sulla deviazione dei veicoli verso Mombello e sull’impatto che potrà esserci su via sul Monte, mentre altri hanno invece accolto con favore queste limitazioni nella speranza che ciò possa avere effetto anche sull’eccesso di velocità che caratterizza molti utenti di quelle strade (e non solo).

La Provincia ha dato il benestare per procedere con questa prima sperimentazione fino all’inizio di ottobre, ma una verifica immediata verrà fatta subito il lunedì successivo, in modo da constatare la presenza di criticità magari non prese in considerazione, i vari flussi di traffico. Insomma, la replicabilità o meno dell’iniziativa.

Può non funzionare, ma per cambiare qualcosa bisogna provare. Crediamo sia un bel progetto in vista del turismo lento che sta prendendo sempre più piede”, ha riconosciuto il primo cittadino ribadendo così la ferma intenzione di tentare il più possibile per tornare a far vivere Laveno e a conferirle un ruolo che vada oltre la stagione estiva, rendendola, grazie alle tante potenzialità sue e dei paesi circostanti, uno dei punti di riferimento per l’economia e il turismo di tutto l’alto Verbano.

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