Pordenone | 12 Luglio 2021

Il mesenzanese Rossin vince ancora, ora è primo nel Campionato Italiano di enduro elettrico

Il 35enne ha sconfitto tutti i suoi rivali ed ha ottenuto la seconda vittoria consecutiva in provincia di Pordenone: "Contento dei risultati che stiamo ottenendo"

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Negli scorsi giorni si è tenuta a Piancavallo, in provincia di Pordenone, la quarta tappa del campionato italiano di enduro elettrico organizzato da Federmoto e Off Road Pro Racing.

Il pilota di Mesenzana Davide Rossin ha portato per la seconda gara consecutiva la sua SEM Venom Evolution sul gradino più alto del podio. In una giornata di gare caratterizzata dal tempo incerto, visibilità piatta e terreno insidioso, il pilota di casa SEM (www.sem-motobike.com) ha saputo gestire al meglio le sue risorse, portando a casa una vittoria non scontata.

“È andata alla grande – ha commentato Rossin a fine gara -. Ho vinto e mi sono portato a casa la tabella rossa da leader del campionato. So perfettamente che i punti che mi separano da Sassoli sono soltanto due, però meglio stare davanti che dietro. Sono molto contento. Sto ottenendo questi risultati grazie alla tecnica di guida, alla regolarità e soprattutto grazie alla concentrazione. Non sono allenato come vorrei e il mio lavoro mi sta portando via tantissimo tempo. Per farvi capire, abbiamo aperto la nuova sede della nostra azienda sabato, con un’inaugurazione dalle 7 alle 15… e alle 16 sono partito per Piancavallo, 5 ore d’auto”.

“Potrebbe sembrare un dettaglio da poco, ma questo mi è costato il non poter fare la ricognizione, il giro a piedi in cui si valutano le speciali – ha proseguito ancora -. Questo serve a preparare le linee da tenere a mente durante tutta la gara e ovviamente a ricordare i punti più pericolosi dove tenere indietro la manetta. Ecco, questo è stato sicuramente l’aspetto più duro da gestire. Partire ‘alla cieca’ non era l’unico problema. A complicare la situazione ci si è messo un terreno veramente pericoloso. Tante piccole piovute hanno continuamente inumidito le speciali, che erano un mix di sasso bianco e foglie bagnate: un incubo per qualsiasi ciclista, immaginatevi nelle discese a oltre 70 km/h”.

Quindi hai vinto e sei convinto di avere ancora margine di miglioramento?

Lo dico perché chi mi conosce lo sa: ho almeno dieci chili di zavorra da buttare giù e le mie ore di allenamento con la SEM si contano sulle dita di due mani. I risultati li faccio perché ce la metto tutta e voglio ringraziare Giorgio Semolini con ogni pedalata, spingendo sempre. Abbiamo un obiettivo di squadra e sono i mondiali di settembre. Queste gare di campionato sono di livello molto alto e sono contento di aver fatto anche il miglior tempo della classifica assoluta questa domenica.

La classifica assoluta? Ma non siete esclusi voi della categoria EX-OPEN?

Si, per ragioni tecniche siamo esclusi dalla classifica generale. Ma io per sfizio i tempi li comparo sempre. Ci sono dati oggettivi che dimostrano come la SEM sia decisamente superiore a tutte le altre e-bike sotto molti punti di vista e quindi non sarebbe corretto gareggiare tutti contro tutti. Vi basti pensare che questo fine settimana non ho vinto nemmeno una prova, ma ho vinto tutte e due le classifiche. La regolarità e l’assenza di errori nell’enduro sono fondamentali. Sto cominciando a conoscere la mia Venom Evolution come si deve e nelle ultime due gare ho dimostrato di essere l’uomo da battere. Ai mondiali ci auguriamo di trovare altre marche e piloti di livello ancora più alto nella EX-OPEN. L’assenza di un vero e proprio competitor nella nostra categoria è un po’ un peccato, va detto. La differenza la fanno comunque i piloti. Molte speciali, quasi tutte a dire il vero, dall’inizio del campionato sono state in stile gravity, ovvero in discesa. Lì conta molto la tecnica e la scorrevolezza può dare un risultato migliore della manetta… a meno che sulla SEM non ci sia Claudio. In quel caso, tutti dietro.

Claudio Spanu, giusto, il vostro campione di casa. Come mai non ha partecipato alle ultime due gare?

Claudio è un vero asso. Quando c’è lui in gara si vede chiaramente cosa succede se metti un professionista allenato sulla SEM: dietro si fa il vuoto! Si sta allenando molto e sta partecipando ai mondiali di enduro con la moto. Noi siamo tutti suoi tifosi e sappiamo che deve dare precedenza alle gare in moto. Quindi un po’ ci manca e un po’ no. Con questa assenza è uscito un po’ dai giochi per il titolo italiano. Ce la lotteremo anche senza di lui.

Come continuerà questa stagione?

Adesso c’è una lunga pausa fino al 22 agosto, quando il campionato italiano riprenderà con la tappa di Montecreto, in provincia di Modena. Per me questo periodo è l’occasione per ritrovare un po’ di vera forma e per macinare chilometri sulla mia motobike. Per la prossima gara sarò pronto a difendere sia la tabella rossa, sia il dominio di Mesenzana nel campionato e-bike.

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