“La città che legge”, è uno slogan che sotto forma di hashtag sta facendo il giro dei gruppi Facebook dell’alto Varesotto per accompagnare, attraverso il gergo dei social network, l’iniziativa che un anonimo lettore ha lanciato a Maccagno con Pino e Veddasca nella giornata di ieri.
A lato di viale Garibaldi, in fronte alla farmacia del paese, la vecchia cabina telefonica si è trasformata in una bibliocabina, fenomeno mondiale e multigenerazionale che accomuna persone e luoghi, anche profondamente diversi tra loro, nel segno della cultura.
Un fenomeno che la Pro loco di Maccagno ha inquadrato anche come “piccolo esempio di rigenerazione urbana” nell’annunciare via social la piacevole scoperta, ringraziando l’anonimo promotore e postando online le immagini della nuova cabina, rinata grazie ad una semplice mensola posizionata al suo interno insieme ad una ventina di volumi, ora a disposizione di tutti.
Leggere e invitare alla lettura è il messaggio che arriva dalle porte sempre aperte di una cabina del telefono che torna “in funzione” allo scopo di mettere nuovamente in collegamento le persone, con forme e linguaggi differenti: quelli delle storie e dei personaggi che animano le pagine dei libri donati alla comunità.
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