Per una discussione in cassa al supermercato, un sessantunenne di Mesenzana è stato riconosciuto colpevole del reato di danneggiamento aggravato, per essersi accanito sulla vettura della persona con cui aveva avuto un breve scambio verbale, all’interno dell’esercizio.
La sua responsabilità rispetto ai fatti, dopo la condanna in primo grado, è stata recentemente confermata anche dalla sentenza di appello (quattro mesi di reclusione), come si apprende oggi da La Prealpina.
“Tutto è successo nel giro di poche decine di minuti a Mesenzana – scrive il quotidiano locale, ricostruendo nel dettaglio la vicenda -. Siamo alla cassa del supermercato DPiù e in coda ci sono due uomini. Quello più indietro, che si accompagna a un bambino, chiede di passare davanti con la scusa di avere solo un paio di cose da pagare. Una richiesta all’apparenza ragionevole. Sarà forse per il tono della richiesta, percepita come un obbligo da parte dell’altro, sta di fatto che il cliente ormai in pole position al nastro della cassa risponde picche. Avrebbe potuto finire lì. Invece no”.
All’uscita l’uomo che aveva negato il proprio posto in coda, dopo un rapido passaggio presso un centro di bricolage situato a pochi metri di distanza, si ritrova la fiancata dell’auto rigata. Poco prima, fuori dal supermercato, aveva notato l’altro cliente dietro di lui. Si era sentito osservato, forse addirittura seguito. Il resto l’hanno fatto le telecamere della videosorveglianza, riprendendo la scena.
L’imputato, si apprende ancora da La Prealpina, si è giustificato ammettendo di essersi sentito “scosso dalla discussione alla cassa“. Il sessantunenne è stato inoltre condannato al pagamento di 2.500 euro per risarcire la parte civile.
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