Stresa | 16 Giugno 2021

Funivia di Stresa, il ministero della Giustizia indagherà sulla sostituzione del gip

Gli ispettori avvieranno una inchiesta amministrativa, a cui si aggiunge quella già annunciata dal Csm. La prossima settimana via alle perizie su pc e smartphone

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(Immagine di copertina dal sito www.vconews.it) Il Ministero della Giustizia avvierà una inchiesta amministrativa sulla sostituzione del gip nell’ambito dell’inchiesta relativa alla strage della funivia Stresa – Mottarone.

La notizia è arrivata tramite agenzia nelle scorse ore. Gli ispettori ministeriali approfondiranno i passaggi che hanno portato alla sostituzione del giudice Donatella Banci Buonamici, privata del fascicolo su decisione del presidente del tribunale di Verbania, Luigi Montefusco, il quale ha firmato il provvedimento che ha sancito il passaggio del medesimo fascicolo al giudice Elena Ceriotti, già in principio designata, prima del momentaneo esonero motivato dal troppo lavoro arretrato.

La necessità di approfondire la vicenda, per valutare una eventuale azione disciplinare, è stata manifestata, la scorsa settimana, anche all’interno del Consiglio superiore della magistratura, con la richiesta formalizzata dal gruppo di Magistratura indipendente, poi accolta dal comitato di presidenza che, al pari del ministero, cercherà di fare chiarezza sulla pratica di sostituzione. Pratica che ha scatenato critiche e un ampio dibattito tra addetti ai lavori e legali dei tre indagati per la strage, in particolare perché proprio per  le tre persone al centro dell’indagine (il caposervizio della funivia Gabriele Tadini, il gestore dell’impianto Luigi Nerini e il direttore di esercizio Enrico Perocchio) il gip Buonamici aveva disposto la scarcerazione in mancanza delle esigenze cautelari, andando così contro la decisione della procura di Stresa che, dopo i primi interrogatori e la “confessione” del caposervizio Tadini circa la propria responsabilità sull’utilizzo dei “forchettoni” per inibire l’azione del sistema di emergenza della cabina, aveva imposto il fermo.

Parallelamente agli sviluppo di questo filone dell’inchiesta, è ormai imminente l’avvio delle perizie sui cellulari, i pc e gli altri apparecchi tecnologici appartenenti agli indagati e sequestrati dagli inquirenti per chiarire il ruolo di ciascuno dei tre, soprattutto per quanto concerne il fatto che fossero o meno a conoscenza delle condizioni in cui viaggiava la cabina precipitata lo scorso 23 maggio. Gli accertamenti sui rottami della cabina e sulla fune (sotto forma di incidente probatorio disposto dal nuovo gip) sono in calendario per il prossimo 8 luglio.

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