Varese | 26 Maggio 2021

Nuovo antibiotico scoperto nei laboratori dell’Insubria: un’arma contro le infezioni batteriche

La molecola, in grado di contrastare i meccanismi di resistenza, individuata dal gruppo di ricerca di Biotecnologie microbiche di Flavia Marinelli con team mondiale

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Un nuovo antibiotico è stato scoperto nei laboratori dell’Università dell’Insubria: è di tipo glicopeptidico, siglato A50926 e prodotto per via biologica da un microrganismo particolare e considerato raro.

A comunicarlo è ilgruppo di ricerca di Biotecnologie microbiche guidato da Flavia Marinelli, Dipartimento di Biotecnologie e scienze della vita, che ha lavorato in sinergia con il team inglese di Andrew W. Truman del John Innes Centre di Norwich e quello tedesco di Jörn Kalinowski dell’Università di Bielefeld. Un articolo scientifico è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista internazionale Acs Chemical Biology, cliccando qui.

Spiega Flavia Marinelli, professore ordinario di Ordinario di Chimica e Biotecnologie delle fermentazioni: «L’impatto scientifico e sociale di questa scoperta, a cui si è arrivati attraverso un approccio genomico sul microorganismo produttore, è facilmente comprensibile se si considera che è stato stimato che nel 2050 le infezioni batteriche causeranno circa 10 milioni di morti all’anno, superando ampiamente i decessi per tumore, diabete o incidenti stradali, peraltro con una previsione di costi proibitiva per il sistema sanitario».

L’attuale pandemia di origine virale ha evidenziato la difficoltà nell’arginare le infezioni a livello globale in mancanza di adeguati strumenti di contrasto. Si stima che l’elevata ospedalizzazione dei pazienti affetti da Covid-19 e l’incremento dell’uso conseguente di antibiotici per infezioni batteriche secondarie avrà come effetto un ulteriore incremento del fenomeno dell’antibiotico-resistenza a livello ospedaliero.

Gli antibiotici sono uno strumento essenziale per contrastare diversi tipi di infezione, basti pensare che le operazioni chirurgiche, semplici o complesse, non potrebbero essere eseguite senza l’ausilio di questi farmaci. Da qui la crescente necessità di nuove molecole, come quella scoperta, in grado di contrastare i meccanismi di resistenza che oggi limitano drammaticamente l’uso dei farmaci esistenti.

Nella fotografia, da sinistra: Oleksandr Yushchuk, Andres Andreo Vidal, Flavia Marinelli, Elisa Binda, Melissa Bisaccia, Francesca Berini.

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