Varese | 27 Marzo 2021

Varese: la primavera inizia con gelo, ma tra orti e giardini gli appassionati “scaldano i motori”

La passione si sta diffondendo anche tra i più giovani e tra persone che non conoscono le tecniche di coltivazione. Ecco il decalogo per un orto perfetto

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In provincia di Varese l’arrivo della primavera assomiglia più a una coda fredda dell’inverno, con temperature prossime allo zero: ciononostante, quasi 1 cittadino su 2 (45%) si prepara a prendere in mano zappa e vanga dedicando parte del proprio tempo libero alla cura di verdure e ortaggi, piante e fiori, in vaso o nella terra negli orti, nei giardini e anche su balconi e terrazzi, potendo contare anche sulla possibilità di approvvigionarsi presso garden e fioristi che restano aperti anche in zona rossa, come da disposizioni di legge.

E’ quanto emerge dall’indagine Coldiretti/Ixè sugli “Italiani nell’orto al tempo del Covid”, in occasione del primo weekend di primavera con dimostrazioni pratiche in campo e il “Tutor dell’orto” della Fondazione Campagna Amica per svelare i trucchi per realizzare quello “perfetto”.

Se in passato erano soprattutto i più anziani a dedicarsi alla coltivazione dell’orto, memori spesso di un tempo vissuto in campagna, adesso – sottolinea la Coldiretti – la passione si sta diffondendo anche tra i più giovani e tra persone completamente a digiuno di tecniche di coltivazione.

Un boom determinato quest’anno dall’esigenza di svago nel lungo lockdown in zona rossa, ma anche in molti casi per aiutare i bilanci familiari provati dalla crescente crisi, proprio come avveniva in tempo di guerra.

Il 33% degli italiani con il pollice verde – spiega Coldiretti Varese – ha deciso di esprimere la sua passione per l’agricoltura nel proprio giardino di casa, in terreni di famiglia ma anche in spazi pubblici o negli orti urbani messi a disposizione dalle pubbliche amministrazioni o a titolo gratuito o con affitti simbolici.

Esiste poi una quota del 12% che sfoga l’amore per le piante su balconi e terrazzi, verande e davanzali con una vera e propria esplosione di piante e fiori che iniziano a punteggiare di verde e colori le nostre città. Una tendenza consolidata anche in provincia: già lo scorso anno, nel Varesotto, il “pollice verde” ha coinvolto un numero crescente di appassionati, anche grazie al concorso “Balconi Fioriti” indetto dalla Coldiretti provinciale, che verrà riproposto anche in una seconda edizione nei mesi a venire.

Altra curiosità: si tratta – precisa la Coldiretti – di una passione nella quale è stata raggiunta una sostanziale parità di genere anche se nell’anno del Covid sono le donne che registrano una partecipazione più alta (46%) rispetto agli uomini (43%), con una diffusione trasversale di fasce di età e territori di residenza anche se dall’analisi emerge una percentuale più alta tra i giovani rispetto agli anziani.

Il movimento dei cosiddetti hobby farmers, dai balconi ai terreni familiari, rappresenta uno spaccato sociale importante che trova nella cura delle piante del verde un importante momento di sfogo contro ansia e stress generati dalla pandemia e dalle limitazioni agli spostamenti fuori casa. Ma l’appuntamento con il piante e fiori, frutta e verdura a primavera è anche importante per salvare 27mila imprese con circa 200mila posti di lavoro nella filiera del florovivaismo Made in Italy che nell’ultimo anno, per le conseguenze dell’emergenza Covid, ha pagato un prezzo pesantissimo alla crisi causata dalla pandemia con un crack da 1,7 miliardi.

Il ritorno degli italiani in orti e giardini ha un alto valore sociale ed economico in uno dei momenti più difficili per il Paese – sottolinea la Coldiretti – con una passione che non richiede per forza grossi investimenti o grandi spazi con diverse opportunità e investimenti: dall’orto portatile da tenere con sé anche in ufficio a quello verticale per risparmiare spazio nelle case, dall’orto “ecologico” per riciclare materiali e non inquinare a quello rialzato per chi ha maggiori difficoltà a piegarsi.

L’investimento per realizzare un orto tradizionale in giardino si può stimare – continua Coldiretti Varese – intorno ai 250 euro per 20 metri quadrati “chiavi in mano” per acquistare terriccio, vasi, concime, attrezzi, reti per delimitare le coltivazioni, sostegni vari, sementi e piantine. Individuare lo spazio giusto e, la stagionalità, conoscere la terra di cui si dispone, scegliere attentamente semi e piantine a seconda del ciclo e garantire la disponibilità di acqua sono – conclude la Coldiretti – alcune delle regole fondamentali per ottenere buoni risultati.

IL DECALOGO PER UN ORTO (QUASI) PERFETTO

  1. Spazio giusto: è necessario individuarlo. L’orto in piena terra è la soluzione migliore. Per chi non ha il giardino, il balcone o il terrazzo sono una buona alternativa. L’importante è che siano soleggiati e ventilati.

  2. Stagionalità: occorre conoscerla. A ogni periodo dell’anno il suo prodotto. Per sapere quando e cosa coltivare è utile dotarsi di un calendario delle semine con indicate le fasi lunari.

  3. Giusto tempo: gli orti, anche quelli di piccole dimensioni, necessitano di cure quotidiane. Se si ha poco tempo il consiglio della Coldiretti è di comprare le piantine già sviluppate e trapiantarle.

  4. Buona terra: è garanzia di risultati. Per mantenere un buon livello di fertilità è meglio scegliere compost vegetale biologico o terriccio universale.

  5. Semi e piantine: ci sono selezioni da fare e regole da rispettare a seconda che si lavorino ortaggi a ciclo lungo (fagioli, piselli, fave) o a ciclo corto (ravanelli, rucola o carota).

  6. Trapianto: si realizza quando le dimensioni della piantina superano quelle del recipiente. E’ possibile cambiare più volte il vaso aumentandone man mano la grandezza.

  7. Acqua: per un’adeguata crescita alle colture il terreno deve essere sempre umido, ma mai bagnato, secondo la Coldiretti. Le innaffiature vanno regolate a seconda della temperatura e dello sviluppo delle piante.

  8. Temperatura: è importante fare attenzione all’andamento del tempo. A marzo e ad aprile il rischio di gelate notturne è ancora alto: è bene quindi proteggere le piantine con dei teli isolanti;

  9. Parassiti: formiche, mosca degli orti, ragnetti rossi e bruchi sono i principali insetti che possono arrivare a creare seri problemi alla produzione. Per limitare questi attacchi, oltre a usare prodotti specifici, è bene scegliere ortaggi che si adattano  meglio al clima e al territorio dove si vive.

  10. Costi: realizzare un orto in giardino, secondo Coldiretti, ha una spesa contenuta. Tra terra, piantine o semi, concime e strumenti di lavoro, l’investimento si può stimare intorno ai 250 euro per uno spazio di 20 metri quadrati “chiavi in mano”.

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