Luino | 3 Marzo 2021

Giovani e disabilità acquisita: il luinese Giorgio Napoli porta la sua testimonianza nelle scuole

Il 22enne, vittima di un grave incidente nel 2019, è stato scelto come testimonial di "Rompicapo in Smart Working", progetto di prevenzione dai danni irreparabili

Tempo medio di lettura: 2 minuti

Il rapporto con la disabilità acquisita è da dieci anni al centro dei progetti formativi dell’organizzazione di volontariato Koru e della cooperativa sociale Progetto 98, realtà che realizza interventi socio educativi per giovani e adulti alle prese con una disabilità acquisita a seguito di danni cerebrali dovuti a coma, gravi traumi e patologie.

Rompicapo in Smart Working” è il tema dell’edizione 2021 del ciclo di incontri destinato agli studenti del quarto anno dell’Isis Facchinetti e del liceo classico Crespi di Busto Arsizio, incentrato sul racconto delle limitazioni subite durante il lockdown da studenti e giovani disabili.

“Nell’anno del coronavirus tutti abbiamo sperimentato una condizione di disabilità che ci ha visti ‘menomati’ e relegati alla immobilità – spiega Paolo Colombani, coordinatore del progetto -. Il lockdown ci ha privati di tutto quello che davamo per scontato e acquisito: il lavoro, il tempo libero, l’istruzione, lo svago al cinema e a teatro, le relazioni sociali e familiari, i viaggi, le cene al ristorante, lo shopping e il caffè ai tavolini del bar. Senza distinzione d’età, sesso, religione, classe sociale, tutti, proprio tutti, abbiamo dovuto fare i conti con una nuova condizione che ci ha visti ‘temporaneamente disabili'”.

Il percorso nelle scuole delle due realtà attive in campo sociale ha da sempre l’obiettivo di focalizzare l’attenzione degli studenti sull’importanza dei comportamenti corretti e consapevoli, inquadrati in termini di prevenzione dei danni irreparabili. Koru Odv e Progetto 98, per l’edizione 2021 della campagna, hanno scelto come testimonial il luinese Giorgio Napoli, ventiduenne laureando in Comunicazione, media e pubblicità all’università Iulm di Milano.

Giorgio, vittima nel 2019 di un grave incidente con la macchina, a seguito del quale ha subìto un’amputazione transfemorale alla coscia destra, racconterà la sua storia davanti ad una platea di quasi coetanei.

“E’ fondamentale creare nelle nuove generazioni la capacità di relazionarsi con la disabilità – spiega Giorgio – togliendo la paura di fare o dire qualcosa di sbagliato, ma questo non deve passare dalle solite lezioni di morale, noiose, pesanti e che quando sei ragazzo un po’ non ascolti, un po’ non capisci e un po’ non te ne frega niente di capire. Credo sia molto più efficace parlare ai ragazzi da pari a pari, raccontando loro le esperienze che abbiamo vissuto e quelle che viviamo tutti i giorni, di come sia fatta una protesi, delle problematiche che possiamo affrontare nel quotidiano, di come abbiamo affrontato il cambiamento che ci ha coinvolti e di come scegliamo quali obiettivi perseguire nel futuro. Spero che questo possa aiutare ad avere una maggior consapevolezza e di conseguenza un minor distacco da questo mondo”.

© Riproduzione riservata

Vuoi lasciare un commento? | 0

Lascia un commento

"Luinonotizie.it è una testata giornalistica iscritta al Registro Stampa del tribunale di Varese al n. 5/2017 in data 29/6/2017"
P.IVA: 03433740127