Ha agito per i soldi il trentottenne di Cuasso al Piano – frazione di Cuasso al Monte – che nel tardo pomeriggio di domenica è entrato in casa del padre sfondando la porta a calci, per poi aggredire i carabinieri di Porto Ceresio, con spintoni e calci, sopraggiunti a seguito della richiesta di intervento.
Di trenta euro l’entità della richiesta economica, come riporta La Prealpina, ma dietro una situazione familiare e personale complessa, come lo stesso trentottenne ha spiegato in Tribunale a seguito dell’arresto per resistenza a pubblico ufficiale: la pensione di invalidità di 400 euro al mese, una diagnosi di psicosi e il monitoraggio da parte del locale centro psicosociale, e poi ancora il ricorso alle sostanze stupefacenti e tutto intorno la vita agiata, da benestanti, dei fratelli e del padre.
“La chiamata al 112 è arrivata intorno alle 18 di domenica – si apprende dalle pagine del quotidiano locale -. A richiedere l’intervento è stato il padre del 38enne. I due abitano nella stessa casa: al primo piano il genitore (separato dalla moglie), al pianterreno il figlio”.
L’uomo verrà processato ad inizio giugno, nel frattempo dopo l’arresto è stato scarcerato e ha fatto rientro presso il proprio domicilio. Ora dovrà sottostare all’obbligo di firma tre volte alla settimana.
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