Dalla fascia lacustre e turistica al cuore pulsante della Veddasca, proseguono le opere pubbliche di inizio anno commissionate dal Comune di Maccagno.
Un piano che avanza a ritmo sostenuto, come dimostrato dai recenti annunci dell’amministrazione, e se al parco Giona gli escavatori e i camion sono operativi per la pulizia dell’alveo del torrente – cantiere importante e complesso, del valore di quasi un milione di euro – in valle l’insieme dei piccoli interventi dà prova dell’attenzione scrupolosa al dettaglio e della volontà di portare l’azione manutentiva e l’impegno economico dell’ente anche nei luoghi più isolati e distanti dagli avvicendamenti della quotidianità maccagnese.
E sono tante, nel vasto territorio del Comune lacustre, le località che godono della quiete e del contatto con la natura, ma non dell’immunità dall’usura che il tempo produce. Lungo la fascia montana, ai lati della strada provinciale 5, è partita la scorsa settimana la pulizia della vegetazione nei tratti più insidiosi (tra questi ci sono Veddo, Cadero, Lozzo, Garabiolo, Campagnano, Orascio Entiglio/Pianca). Sempre attorno ai rettilinei e ai tornanti che attraversano tutta la Veddasca, fino al confine svizzero, si sono svolti altri due interventi: la sistemazione della mulattiera che da Caviggia conduce ai Ronchi di Campagnano e quella della pavimentazione di un tratto di via Fratelli Ribolzi a Garabiolo.
Opere che impattano sulla sicurezza e sull’accessibilità dei residenti ma anche sulla qualità dei percorsi battuti ogni anno da numerosi escursionisti e turisti lungo la fitta rete sentieristica della valle. “Ora il cantiere si sposta a Pino”, fa sapere tramite una nota il gruppo consiliare di Impegno Civico. E i lavori pubblici continuano.
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