Ieri mattina l’amministrazione comunale di Grantola, alla presenza del sindaco Adriano Boscardin, del suo vice Raffaele Napolitano, di alcuni consiglieri e di altri cittadini, ha installato due defibrillatori Dae in paese, con l’obiettivo di prevenire e salvaguardare la collettività da eventuali rischi di arresti cardiaci.
Si tratta di un progetto che il Comune aveva posto in essere negli scorsi anni, che è stato portato a termine nonostante le difficoltà a causa del lockdown e a causa di tutti gli aspetti burocratici da seguire per avere le numerose certificazioni ed autorizzazioni del caso.
Se uno è stato posizionato nei pressi dell’ufficio postale, in un punto strategico sulla strada provinciale e vicino ad alcuni negozi, bar e pizzeria, l’altro invece è stato installato vicino alla scuola dell’infanzia e alla scuola primaria di primo grado. Entrambi i luoghi sono centrali e video-sorvegliati dall’apposito sistema di telecamere presente in centro.
Gran merito per questo progetto lo si deve alle attività economiche del paese. Ben dodici quelle che hanno partecipato e hanno dato il loro contributo, dimostrando interesse per la popolazione. In totale sono stati raccolti circa 4700 euro e la parte restante, per un costo totale di 6mila euro circa, è stata finanziata dall’amministrazione comunale, che ha realizzato anche le piccole “coperture” per i defibrillatori.
“Finalmente – commentano il vicesindaco Raffaele Napolitano e il consigliere Davide Figini – siamo riusciti a posizionare questi due defibrillatori. Da tempo stavamo portando avanti questo progetto. Un grazie particolare, per aver contattato e interessato le imprese, ma anche per la posa dei defibrillatori va a Roberto Ancelliero, cittadino che si è impegnato nel mediare e raccogliere i fondi. Un altro grazie va a Franco Fera, consigliere che invece si è occupato in prima persona della posa effettiva dei defibrillatori, delle due piccole strutture dove sono stati inseriti e dei lavori elettrici. Infine, non da ultima, un grazie anche ad Elisa Veniani, che ha preso contatti e si è interfacciata direttamente l’azienda fornitrice. Siamo soddisfatti, ma speriamo che nessuno debba mai utilizzarli”.
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