E’ iniziata oltre confine la procedura di sgombero e valorizzazione del materiale detritico alluvionale depositatosi negli alvei e nelle vasche di contenimento a seguito del maltempo di fine agosto e inizio ottobre.
Il riferimento, come spiega il Dipartimento del territorio, va alla zona del Ticino centrale, al Piano di Magadino e a Riviera.
Gli ultimi eventi temporaleschi hanno causato importanti danni e disagi anche in Ticino. Agli interventi prioritari fa ora seguito la fase dello smaltimento. Il materiale proveniente da alvei e vasche, poco interessante al momento per il recupero e il riutilizzo in campo edilizio, viste le scorte disponibili, oltre che improprio alla discarica, verrà utilizzato per alimentare il trasporto solido di fondo nel fiume Ticino tra Gudo e Cugnasco – Gerra, e per realizzare alcune bonifiche agricole a Preonzo.
Il concetto di valorizzazione è stato promosso dal Dipartimento del territorio in collaborazione con il Consorzio Ticino – Moesa nel quadro delle misure di sgombero della camera di Pian Perdasc e Preonzo.
La reimmissione dei materiali alluvionali a Gudo e Cugnasco, permette di sfruttare il materiale presente nelle tratte inferiori dei riali Progero e Riarena. Si contribuisce così al risanamento del trasporto solido di fondo del Ticino, il cui alveo centrale è stato fortemente inciso a seguito dell’erosione degli ultimi decenni a valle di Bellinzona. Il volume complessivo movimentato e valorizzato è di circa 60 mila metri cubi.
Oltre a contribuire alla sicurezza del territorio, l’operazione permette di salvaguardare preziosi volumi nelle discariche del Cantone e risparmiare importanti costi per i Comuni e i consorzi interessati. I lavori, avviati a metà novembre, si protrarranno fino alla fine di febbraio.
(In foto, alveo Riarena Ponte Via alle Gerre Cugnasco)
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