Varese | 14 Novembre 2020

“Covid hotel”, otto strutture in provincia di Varese hanno già detto sì

La fascia del nord Verbano è al momento scoperta, ma il bando è ancora attivo. Sopralluoghi in corso per ATS, si attende la definizione di un protocollo

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Sono otto al momento le strutture alberghiere che sul territorio di competenza dell’ATS Insubria hanno aderito alla formula del “Covid hotel“, meccanismo ancora in fase di definizione – mancano gli ultimi dettagli relativi alla stesura di un protocollo ufficiale – con cui i gestori potranno accogliere i pazienti Covid asintomatici e coloro che non necessitano di particolare assistenza sanitaria.

L’iniziativa offrirà un riferimento in più alle famiglie in stato di disagio a causa della seconda ondata di pandemia, ma per poter garantirne la messa in funzione, le istituzioni dovranno fare leva sulla rete dei comuni e degli amministratori locali, gli unici a poter stabilire la soluzione maggiormente indicata per ogni singolo caso, in base ad esigenze e contesto.

Una volta individuato, l’hotel ideale attuerà i consueti servizi di carattere prettamente alberghiero (come ad esempio la pulizia quotidiana delle stanze e la somministrazione dei pasti) che altrove rappresenterebbero spese extra per l’adeguamento degli spazi. Ad ogni albergo, tuttavia, sarà richiesto un ulteriore step, per il supporto nel monitoraggio dei parametri della temperatura corporea che verranno poi trasmessi ad ATS.

“Ci stiamo organizzando per valutare i requisiti delle strutture da cui sono giunti i primi riscontri, a seguito della pubblicazione del bando – spiega il dottor Ettore Presutto, direttore sociosanitario di ATS Insubria – mentre Regione Lombardia si sta occupando della messa a punto di un portale da cui ogni sindaco potrà aiutarci a gestire la situazione e indirizzare i pazienti verso il luogo migliore. Un lavoro complesso che ovviamente sarà realizzabile solo mediante una efficace collaborazione“.

Il cantiere come detto è ancora aperto, anche perché la manifestazione di interesse non è scaduta e restano intere aree del territorio attualmente “scoperte” rispetto alla possibilità di usufruire a breve di “Covid hotel”. Tra queste ci sono la provincia di Como e l’alto Varesotto, che comunque non è estraneo ad iniziative simili a quella in oggetto.

Lo scorso mese di aprile, per citare un esempio, l’Hotel Internazionale di Luino aveva proposto il pernottamento del personale sanitario impegnato nella lotta al virus, nel corso della sua prima e drammatica fase, assicurando un servizio utile per medici e infermieri, nonché una alternativa sicura per le famiglie di tutti gli operatori coinvolti.L’ispirazione per l’allestimento di una struttura ricettiva modello “Covid hotel” arriverà anche in terra lacustre?

Nel frattempo i primi sopralluoghi negli otto alberghi che hanno risposto all’appello di ATS sono iniziati tra Varese, Induno Olona, Gallarate, Saronno, Somma Lombardo e Caronno Pertusella. C’è attesa per capire se nei prossimi giorni l’elenco vanterà nuove aggiunte.

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