Riceviamo e pubblichiamo una nota della Federazione Verdi della provincia di Varese con i cui i rappresentanti Massimiliano Balestrero e Maurizia Punginelli commentano la notizia dell’avvenuto bypass della rete fognaria lungo la Ss394 tra Luino e Maccagno, in prossimità di Colmegna.
L’intervento, come è noto, si è svolto nell’ambito dei complessi lavori di riqualifica dei viadotti appartenenti all’importante arteria stradale, e durante gli scorsi mesi, in particolare quelli estivi, è stato al centro di intensi dibattiti circa le conseguenze sotto il profilo ambientale della scelta di praticare uno sversamento, considerato dai tecnici addetti ai lavori come inevitabile.
Nel mese di agosto 2020, attraverso alcuni articoli comparsi sulla carta stampata e sui giornali online, abbiamo appreso l’esistenza del rischio concreto di sversamento di liquami nelle acque del lago, come conseguenza diretta dei lavori in corso sulla strada statale 394 nel tratto tra Luino e Maccagno.
A quel tempo erano davvero poche le informazioni a disposizione dei cittadini. Unico spiraglio la previsione di una Conferenza dei Servizi agli inizi di Settembre 2020. Numerose erano le voci preoccupate dal territorio, che era interessato da importanti elezioni amministrative e pertanto correttamente numerosi amministratori e politici si sono fatti parte diligente per fare chiarezza nei confronti dei propri cittadini.
Sul territorio sicuramente l’Associazione Sportiva Pescatori Alto Verbano di Luino, da subito, aveva svolto un gran lavoro di sensibilizzazione e richiamo agli amministratori della cosa pubblica per realizzare interventi che non concorressero a compromettere la salubrità delle acque del lago.
Le Istituzioni tutte, comunque, devono aver ritenuto opportuno fare ulteriore chiarezza tra di loro e ciò ha portato al fatto che indicessero due Conferenze dei Servizi nel mese di settembre 2020 per valutare ancora più approfonditamente una situazione che sicuramente dovevano aver già valutato in precedenza. Ciò ha determinato l’individuazione di soluzioni alternative allo sversamento. Nel corso dell’ultima Conferenza dei Servizi le Istituzioni con diritto di voto hanno deciso circa l’impraticabilità sostanziale delle soluzioni alternative individuate decidendo, di conseguenza, che lo sversamento a lago avrebbe avuto luogo.
Da un articolo de La Prealpina del 12 novembre apprendiamo che il lavoro previsto, preventivato inizialmente in 5 giorni con immissione nel lago di scarichi fognari alla velocità di 6 lt/sec, è stato realizzato con una tempistica ben inferiore e che la soluzione – prospettata durante la Conferenza dei Servizi del 28 settembre u.s. (come indicato nello stesso articolo) – di una diluizione massiva dei liquami ha avuto successo.
I Co-portavoce della Federazione dei Verdi della Provincia di Varese Massimiliano Balestrero e Maurizia Punginelli, avevano richiesto a agosto 2020 una corretta informazione nei confronti dei cittadini e reputano positivo che le Istituzioni coinvolte abbiano ritenuto opportuno chiarire attraverso la trasparenza insita nella convocazione di due Conferenze dei Servizi l’intera situazione, a maggior ragione in quanto i risultati della seconda riunione istituzionale hanno portato alla già citata soluzione di una “diluizione massiva dei liquami”.
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etto ciò i Co-portavoce dei Verdi – Europa Verde auspicano che nel futuro sia possibile realizzare opere importanti e necessarie senza danneggiare in alcun modo – anche lieve – l’equilibrio ambientale. Evitare l’inquinamento deve essere un assunto invalicabile, non può essere una soluzione da considerare come possibile.
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