Canton Ticino | 10 Novembre 2020

Covid, ultima chiamata per il Ticino: nuove restrizioni per evitare il lockdown

Situazione critica con una media di 20 nuovi ricoveri ogni giorno. Già in vigore ulteriori limitazioni per luoghi pubblici all'aperto, centri fitness, cinema e teatri

Tempo medio di lettura: 2 minuti

Il dato più allarmante è quello delle ospedalizzazioni, circa una ventina ogni giorno (ieri i dati cantonali hanno registrato 151 nuove positività al Covid e 19 ricoveri. Quelli complessi, nelle strutture sanitarie della regione, sono quasi 300).

Per il Ticino è giunto il momento di un ulteriore giro di restrizioni sui contatti sociali e sulle attività del tempo libero. Potrebbe essere l’ultimo, ha spiegato il presidente del Consiglio di Stato Norman Gobbi, perché se questo nuovo giro non dovesse rivelarsi utile a rallentare la corsa del virus, allora sarà inevitabilmente lockdown.

In tutta la Svizzera la situazione resta delicata (oltre 17 mila nuovi casi registrati negli ultimi tre giorni), ma quella della regione situata al confine con l’alto Varesotto viene definita critica, almeno dal punto di vista della capacità di resistenza del sistema sanitario.

Per questo il Ticino ha iniziato la settimana, ieri, con l’entrata in vigore delle regole che stringono ancora di più il cerchio rispetto alla possibilità di interagire con gli altri (sia sul suolo pubblico che in ambito privato) e di usufruire di determinati servizi. Cinema e teatri possono restare aperti ma con un massimo di cinque persone in sala per ogni spettacolo: una limitazione accolta quasi come uno stop vero e proprio da parecchi gestori. La regola delle cinque persone è valida anche per quanto concerne le “manifestazioni private“, che includono pranzi e cene (con riferimento ovviamente a persone che non compongono il nucleo familiare).

Si salvano i mercati cittadini (che non rientrano nell’elenco delle sopracitate manifestazioni) e anche i centri fitness, dove però l’attività prosegue solo in forma individuale (stop ai corsi con più di cinque iscritti). Bar e ristoranti continuano la loro attività nella fascia oraria 6-23, con un massimo di quattro clienti per ogni tavolo. All’aperto, sul suolo pubblico, sono consentiti raggruppamenti di massimo cinque persone, che diventano trenta per i partecipanti a celebrazioni religiose, funerali e matrimoni. Nulla cambia, infine, per i rapporti di frontiera con l’Italia, tutelati nell’ambito delle esigenze lavorative, di studio o legate alla salute, anche dall’ultimo Dpcm firmato la scorsa settimana dal premier Giuseppe Conte.

© Riproduzione riservata

Vuoi lasciare un commento? | 0

Lascia un commento

"Luinonotizie.it è una testata giornalistica iscritta al Registro Stampa del tribunale di Varese al n. 5/2017 in data 29/6/2017"
P.IVA: 03433740127