Lombardia | 9 Novembre 2020

“Sanità Lombarda in affanno per scelte di governance territoriale che hanno mostrato la loro debolezza”

Ad affermarlo è l'onorevole Vito De Filippo (Italia Viva), già Sottosegretario alla Salute, a fronte della situazione d'emergenza in Lombardia

Tempo medio di lettura: 2 minuti

“La seconda ondata della pandemia ha trovato il personale sanitario stanco e deluso dalla scarsa organizzazione”, così il Dott. Aurelio Filippini, Presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Varese, nel corso della riunione organizzata da Italia Viva Varese, alla quale hanno partecipato l’On. Vito De Filippo (già Sottosegretario alla Salute), l’On. Maria Chiara Gadda, promotrice dell’incontro insieme al Dott. Cesare Zoia (Italia Viva Varese), il Dott. Tonino Aceti, Portavoce della Federazione nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche (FNOPI) e il Prof. Alessandro Bonsignore, Presidente dell’Ordine Medici Chirurghi e Odontoiatri della Liguria.

Filo conduttore dell’incontro, intitolato “La sanità che vorrei”, un’analisi dei problemi del sistema sanitario, anche alla luce dell’emergenza Covid-19, e delle possibili soluzioni.

Filippini ha continuato: “A complicare le cose, la carenza cronica di personale e il fatto che il personale disponibile viene assorbito dalle strutture ospedaliere, lasciando scoperto il territorio e rendendo così impossibile curare le patologie a casa, aumentando, in un circolo vizioso, l’accesso agli ospedali”. Filippini avanza a tal riguardo una proposta: “La figura che potrebbe potenziare la rete territoriale è quella dell’infermiere di famiglia, un alleato in più del cittadino, insieme ai medici di medicina generale e alle altre strutture territoriali”.

Di debolezza della sanità territoriale parla anche il prof. Bonsignore: “Le Regioni con una sanità territoriale meglio organizzata sono quelle che hanno affrontato e stanno affrontando meglio la pandemia; al contrario Regioni come la Lombardia. che hanno negli anni depotenziato la sanità territoriale a vantaggio delle strutture ospedaliere, oggi pagano il prezzo più alto e sono in affanno”.

Il dott. Aceti valuta positivamente la tempestività delle istituzioni sul piano normativo e degli stanziamenti, ma punta il dito sulle Regioni le quali “spesso non hanno fatto richiesta delle risorse, non avendo presentato per tempo i piani per la gestione della sanità territoriale o per il recupero dei fondi per le prestazioni non erogate”.

A tirare le somme conclusive dell’incontro l’On. De Filippo: “Il sistema sanitario italiano – ha affermato – nonostante i limiti, ha risposto bene all’emergenza, perché gli operatori sanitari, sottopagati, senza dispositivi di protezione adeguati e spesso costretti ad operare in situazioni disagiate, hanno reagito in modo straordinario”.

“Quanto, d’altro canto, si è verificato e si sta verificando in Lombardia non è il frutto di disfunzioni casuali, ma l’esito di scelte di governance del territorio che hanno mostrato tutta la loro debolezza. Credo sia fondamentale ripartire da una riorganizzazione seria della sanità territoriale, al fine di gestire al meglio i pazienti, specie anziani con cronicità, con un risvolto positivo anche per le finanze del sistema sanitario. Poi bisogna investire di più in ricerca – conclude –  quale principale arma contro future pandemie”.

© Riproduzione riservata

Vuoi lasciare un commento? | 0

Lascia un commento

"Luinonotizie.it è una testata giornalistica iscritta al Registro Stampa del tribunale di Varese al n. 5/2017 in data 29/6/2017"
P.IVA: 03433740127