Veddasca | 8 Novembre 2020

Fausto Saredi presenta “The bass clarinet… over the clouds”: quando lo stile classico nasce in Veddasca

Grande successo per il nuovo album del musicista, recensito dal massimo organo mondiale di divulgazione in materia. "Tutto è iniziato in una piccola banda di paese"

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“Mi è sempre piaciuto pensare che un cd fosse l’unione di tante idee e di un gruppo di musicisti affiatati che le fanno convivere. Penso che il disco che ho fatto, alla fine, sia proprio questo”: Fausto Saredi, luinese (per la precisione della Val Veddasca), clarinettista dell’Orchestra Sinfonica di Milano “LaVerdi”, definisce così la sua più recente produzione discografica dedicata al clarinetto basso, lo strumento di cui ricopre il ruolo in orchestra.

Uno strumento, il clarinetto, capace di interpretare diversi personaggi e stati d’animo, come testimoniano gli “assolo” che autori come Tchaikovsky, Stravinskij, Mahler, Shostakovich, Verdi e tanti altri hanno scritto per esso lungo i secoli.

Il disco, intitolato “The bass clarinet… over the clouds“, contiene brani di autori tutti italiani, molti di essi nati e dedicati allo stesso Fausto Saredi. Il denominatore comune è il clarinetto basso affiancato da diversi strumenti come il pianoforte, il Quintetto d’archi, la fisarmonica e la marimba, dove la cantabilità e la tecnica del clarinetto basso vengono accentuate dalla bellezza delle melodie composte.

“Ho conosciuto per la prima volta il clarinetto nella banda del mio paese di origine, Armio – racconta Saredi -. Da subito mi colpì il suo suono dolce e vellutato. Il clarinetto basso è stato una conseguenza quando, da studente, iniziai a praticarlo. Per questo è motivo per me di immenso piacere aver potuto legare il nuovo disco alla mia valle d’origine, grazie al compositore Dario Bortolato e ad un suo brano intitolato ‘Promenade’, una descrizione di una passeggiata tra i sentieri della Val Veddasca. Può sembrare molto strano e impossibile rendere musicalmente una descrizione del genere, se poi è dedicata ad un solo strumento, sembrerebbe cosa ardua. Dario Bortolato – sottolinea Saredi – con grande abilità crea dapprima il ritmo dei passi e della passeggiata, facendo quasi intendere una conversazione a due. Si cammina, si sale, ci si gode la vista, e poi un po’ velocemente si scende al piano, si ricomincia a conversare… e a passeggiare”.

Al compositore vanno dunque i più sentiti ringraziamenti dell’autore della raccolta, che si aggiungono a quelli per il Comune di Maccagno con Pino e Veddasca (“per la sua generosità”) e a quelli per i colleghi musicisti, “con i quali ho intrapreso questa avventura che, con sorpresa, ha portato questo disco ad essere visionato e recensito dalla International Clarinet Society americana, il massimo organo mondiale di divulgazione in materia di clarinetto”.

Anche “Musica”, prestigiosa rivista italiana specializzata nel genere classico, ha riservato una recensione all’album, definendo eccellente la prestazione di Saredi e lodando il suo rapporto con il suono.

“Non male – conclude con soddisfazione ed un pizzico di ironia il musicista – considerando che tutto è nato in Val Veddasca, a mille metri di quota, in una piccola banda di paese”.

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