Ieri sera, durante la conferenza del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte nella quale è stato illustrato il nuovo Dpcm, si è appreso che palestre e centri sportivi dovranno proseguire con lo stop a tutte le attività.
“A causa della pandemia, ed in particolare di questo secondo stop alle attività sportive, in provincia di Varese molte realtà dello sport di base, come centri sportivi, palestre, piscine, temiamo non saranno più in grado di riprendere le loro attività“. A lanciare l’allarme è Bruno Tridico, presidente di una società sportiva a Busto Arsizio e Coordinatore del Gruppo di lavoro sullo Sport di Italia Viva della provincia di Varese.
“La chiusura delle attività sportive – continua Tridico – rappresenta un tema occupazionale per gli addetti ai lavori, ma anche una grave minaccia per il benessere delle persone, se pensiamo alla valenza dello sport quale presidio sociale e sanitario”.
Nei giorni scorsi Tridico, insieme al suo Gruppo di lavoro, ha incontrato alcuni operatori del mondo dello sport con i quali ha messo a punto un pacchetto di proposte che, se realizzate, potranno scongiurare la futura chiusura definitiva di molte realtà sportive.
Ecco alcune delle misure in progetto: sospensione delle utenze, canoni di locazione fino al 30 giugno 2021; annullamento fino al 30 giugno 2021 di IVA, TARI, SIAE ed altri adempimenti fiscali; contributi a fondo perduto per sopperire alla riduzione degli introiti da marzo 2020 a giugno 2021 da erogare in proporzione al numero di iscritti per le stagione 2019/2020 e 2020/2021; estensione dell’ Ecobonus 110% ai lavori ammissibili su tutte le strutture sportive; innalzamento della soglia di detraibilità della quota di iscrizione a tutte le discipline sportive; bonus del 80% in termini di credito d’imposta per le sponsorizzazioni e riduzione dell’importo minimo da € 10.000 a € 5.000 per usufruirne.
© Riproduzione riservata
Vuoi lasciare un commento? | 0