Luino | 29 Ottobre 2020

Caso residenza sanitaria abusiva a Luino, patteggiano tre indagati

Il titolare ha concordato una pena di un anno e dieci mesi di reclusione, mentre per le donne, che avevano una posizione marginale, un anno e due mesi

Tempo medio di lettura: < 1 minuto

Era il novembre 2018 quando la Guardia di Finanza di Luino aveva sequestrato una villa lussuosa nel paese lacustre, che era stata trasformata in una residenza sanitaria abusiva, per la quale il titolare non aveva alcun tipo di autorizzazione e, allo stesso tempo, al suo interno non operavano né medici, né infermieri.

A finire sotto processo, presso il Tribunale di Varese, sono stati il gestore della “casa di riposo” e due sue collaboratrici che ieri hanno scelto di patteggiare durante l’udienza preliminare davanti al gup. Diversi i reati per i quali hanno scelto di patteggiare, come ad esempio esercizio abusivo della professione, autoriciclaggio, ricettazione e anche per favorito la permanenza in Italia di immigrati clandestini, in tal caso una badante. Allo stesso tempo è stata contestata anche la mancata autorizzazione dalla Prefettura.

Il titolare ha concordato una pena di un anno e dieci mesi di reclusione, mentre per le donne, che avevano una posizione marginale, un anno e due mesi.

Il caso aveva suscitato anche l’interesse di due ex consiglieri comunali di Luino, Enrica Nogara e Giovanni Petrotta, che avevano criticato Regione Lombardia, definendo “incredibile e inaudito che Regione fosse allo scuro dell’esistenza di una casa di riposo a Luino completamente abusiva”.

© Riproduzione riservata

Vuoi lasciare un commento? | 0

Lascia un commento

"Luinonotizie.it è una testata giornalistica iscritta al Registro Stampa del tribunale di Varese al n. 5/2017 in data 29/6/2017"
P.IVA: 03433740127