Canton Ticino | 5 Settembre 2020

Lugano, prorogata la mostra “Marocco. Roberto Polillo, Fotografie 2005-2018” al MUSEC

L'esposizione temporanea allestita nello Spazio Maraini di Villa Malpensata, con 39 opere, sarà visitabile fino al 27 settembre. Ecco tutte le informazioni

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Dopo la riapertura del Museo delle Culture di Lugano avvenuta lo scorso 11 maggio, dopo l’emergenza Covid, l’esposizione temporanea “Marocco. Roberto Polillo, Fotografie 2005-2018” allestita nello Spazio Maraini di Villa Malpensata ha riscontrato grande successo.

Per questo motivo ne è stata prorogata la durata, cosicché il pubblico avrà modo di immergersi nell’atmosfera impressionista e colorata degli scatti di Roberto Polillo fino al 27 settembre.

L’esposizione è il frutto di un progetto di ricerca visiva che il Museo ha avviato nel 2015 e che parte dalla considerazione della capacità dello sguardo del maestro milanese di oltrepassare gli stereotipi orientalisti, per cogliere più intimamente i valori di un esotismo che – come scrive Francesco Paolo Campione nell’introduzione al catalogo – “costituisce la tendenza generica e universale dell’animo che porta gli uomini a desiderare ciò che è straniero e sconosciuto, immaginando l’esistenza di luoghi lontani in cui regna una maggiore sapienza, in cui la vita è più intensa e voluttuosa, e in cui una natura prodiga o migliori conoscenze alleviano i dolori dell’esistenza”.

In mostra ci sono 39 opere realizzate fra il 2005 e il 2018: si tratta di fotografie “impressioniste”, realizzate con una speciale tecnica in grado di esaltare i cromatismi e di rendere essenziali e sfuggenti i contorni dei paesaggi e delle figure. Il divenire spazio-temporale dei colori che trascendono la natura, nel momento in cui denota agli occhi di chi osserva una certa alterità culturale connota più profondamente, nell’esperienza del visitatore, un largo spazio di idee in cui dominano il gioco dei segni, la forma dello spazio atmosferico, il quotidiano che diventa storia, l’architettura come quinta dell’anima e l’attimo di una realtà appena sfiorata e già scomparsa. Elementi che, nel loro insieme, restituiscono non solo le ragioni di una ricerca artistica, ma anche la cifra più alta della maturità di uno stile.

L’esposizione temporanea è accompagnata da un ricco catalogo, illustrato da 94 opere, molte più di quelle esposte a Villa Malpensata; è infatti la restituzione scientifica e artistica di un progetto più ampio che il MUSEC, come sua consolidata tradizione, presenterà in futuro in altre sedi internazionali. Le opere in catalogo sono accompagnate dai testi critici di Francesco Paolo Campione, Imogen Heitmann e Moira Luraschi, nonché da uno scritto in cui l’artista narra il suo rapporto con le suggestioni orientaliste. Il volume, undicesimo della collana «Esovisioni», segna la prosecuzione proficua della collaborazione del MUSEC con la nuova casa editrice ticinese «Culture», nata proprio per l’impulso imprenditoriale dato al territorio dalla Fondazione culture e musei.

Le 94 fotografie realizzate da Roberto Polillo per il progetto luganese vanno ad arricchire le ormai cospicue collezioni fotografiche del MUSEC che, soltanto per quanto riguarda le stampe d’arte, superano ormai le 20.000 opere.

Il MUSEC è aperto tutti i giorni dalle 11 alle 18 tranne il martedì, giorno di chiusura settimanale. L’entrata principale si trova sul lato del giardino terrazzato, accessibile sia da Riva Caccia (lungolago), sia da Via Giuseppe Mazzini.

Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito www.musec.ch, scrivere una mail all’indirizzo info@musec.ch o telefonare al numero +41(0)58 866 69 60.

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