Nella giornata di domenica scorsa, 9 agosto, due anziani coniugi tedeschi sono partiti in macchina da Luino, dove hanno una casa di vacanza, per un’escursione in montagna in Val Cannobina, tra le Alpi ticinesi e del Verbano.
Ben presto però quella che doveva essere una tranquilla gita in montagna si trasforma in un incubo: la coppia esce dal sentiero e, in seguito, nel tentativo di ritrovare la strada, marito e moglie si separano, perdendo ognuno le tracce dell’altro.
A lanciare l’allarme è stato l’uomo, di 74 anni, che la mattina di martedì 11 agosto, dopo aver faticato per trovare una zona in cui il telefono prendesse, è riuscito a mettersi in contatto con i soccorsi e a spiegare la situazione.
Appena ricevuta la chiamata i soccorritori si sono subito messi al lavoro: i tecnici del soccorso alpino della Valgrande, i Vigili del Fuoco, la scuola alpina della Guardia di Finanza hanno battuto a tappeto la zona ricercando senza sosta i due coniugi.
Nel bel mezzo delle ricerche arriva la seconda chiamata, questa volta da parte della donna, di 73 anni, che riesce a mettersi in contatto con i soccorsi nella serata dell’11 agosto. La squadra riesce in poche ore a ritrovarla e a trasportarla immediatamente all’ospedale di Borgosesia con l’elisoccorso. Ora le condizioni dell’anziana sono buone, è stremata da due notti senza riparo, ma non presenta lesioni o traumi.
Continuano invece senza sosta le ricerche dell’uomo che purtroppo, nonostante sia riuscito a contattare i soccorsi, non è ancora stato localizzato. Grazie alle indicazioni fornite dalla moglie in ospedale le ricerche proseguono in modo più specifico, in un’area circoscritta intorno alla sponda sinistra del Rio Cavaglio.
Le ricerche sono ricominciate oggi, durante la prima mattinata, ogni mezzo dei soccorritori è stato messo in campo per la ricerca dell’uomo scomparso: uomini in battuta, droni dei Vigili del Fuoco, elicottero dalla Guardia di Finanza e termocamere.
(Foto di repertorio)
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