Durante una conferenza stampa tenutasi nel Palazzo delle Orsoline di Bellinzona, il Presidente del Consiglio di Stato del Canton Ticino, Norman Gobbi, ha annunciato la conferma, fino al 24 agosto, delle disposizioni attualmente in vigore volte a limitare la diffusione del coronavirus sul territorio. Tale decisione tiene in considerazione l’evoluzione epidemiologica nel cantone e l’efficacia dimostrata dalle misure attualmente in vigore a livello sia federale che cantonale.
La situazione sanitaria è costantemente sotto osservazione e, dal profilo epidemiologico e sanitario, non si ravvisano al momento elementi di novità che possano indurre a riconsiderare le misure attualmente in atto. L’evoluzione dei contagi indica che la popolazione ticinese continua a comportarsi con prudenza, rispettando le norme di protezione e attenendosi agli appelli formulati a più riprese dalle istituzioni e dagli operatori sanitari.
Ci si trova ancora in una fase di convivenza con il virus, ha specificato Gobbi, con uno stato di allerta caratterizzato dal colore arancione e dal motto “Prudenza, sempre”. L’invito a proseguire con le semplici attività di prevenzione quali il lavaggio delle mani, il mantenimento della distanza di sicurezza e l’uso della mascherina laddove previsto (e in caso di impossibilità a osservare le giuste distanze), si accompagna a un forte richiamo alla responsabilità individuale di ciascuno: “Noi vogliamo evitare un nuovo lockdown che non sarebbe umanamente, socialmente ed economicamente sopportabile“, dichiara infatti il Presidente del Consiglio di Stato.
Proseguono anche le attività di tracciamento dei contatti con i casi positivi riscontrati. I dati aggiornati al 4 agosto scorso, vedono 22 persone in isolamento e 63 in quarantena.
Il Governo ticinese aveva introdotto una prima serie di misure cantonali già lo scorso 3 luglio e un’ulteriore misura per il settore della ristorazione lo scorso 20 luglio (con scadenza il 9 agosto). Prolungando fino al 24 agosto tutti i provvedimenti attualmente in vigore, il Governo conferma in particolare l’obbligo – per il personale addetto al servizio alla clientela di ogni genere di struttura della ristorazione – di indossare la mascherina facciale (che copra naso e bocca) o un adeguato dispositivo di protezione individuale, laddove non è installato un dispositivo strutturale in plexiglas o equivalente.
Per i settori nei quali il consumo avviene anche in piedi – e in tutti i bar, club, discoteche e sale da ballo – restano in vigore le prescrizioni già note: un massimo di 100 ospiti complessivamente, sull’arco dell’intera serata tra le 18.00 e l’orario di chiusura, e l’obbligo di raccogliere e verificare i dati personali dei clienti. Alla luce dell’evoluzione sanitaria, il Governo ritiene che queste misure si siano dimostrate molto efficaci, e che permettano al settore ticinese della ristorazione di operare in piena sicurezza.
Rimangono infine vietati gli assembramenti di più di 30 persone nello spazio pubblico (nei luoghi pubblici, sui sentieri e nei parchi). Anche in presenza di meno di 30 persone, il Governo invita in ogni caso a rispettare le raccomandazioni sull’igiene e il distanziamento, dalle quali sono esentate solo le persone che vivono nella stessa economia domestica.
Per quanto riguarda la riapertura delle scuole, che avverrà alla fine del mese, verranno date maggiori informazioni nei prossimi giorni, ma lo scenario che appare maggiormente probabile è quello di un “ritorno alla normalità”.
Il Governo ricorda che le persone di rientro da uno dei Paesi a rischio (come previsto dalla specifica Ordinanza federale) hanno l’obbligo di annunciarsi alla hotline cantonale (0800 144 144 e hotline@fctsa.ch) e di porsi in auto-quarantena.
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