Luino | 2 Agosto 2020

Da Luino al Kosovo, il maresciallo Gigliola aiuta i giovani e le famiglie in difficoltà

Il vicecomandante dei carabinieri di Dumenza lavora al fianco delle comunità di Prestina, tra rifornimenti e assistenza, e attende il rientro in patria post Covid

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La nuova scadenza per il ritorno in patria è fissata per la fine di agosto, ma non c’è fretta per il vice comandante della stazione dei carabinieri di Dumenza, il maresciallo Giuseppe Gigliola.

C’è tanto lavoro da fare a Pristina, capitale del Kosovo, la città da oltre 210mila abitanti dove il militare è impegnato in una missione con la Multinational Specialized Unit, unità speciale in coordinamento con la Nato formata da cinquecento militari italiani, su un totale di 3.400 membri provenienti da ben ventisette nazioni.

Il compito principale dell’unità, come ha spiegato il quotidiano La Prealpina, è quello di vigilare sulla sicurezza nei rapporti tra kosovari e serbi, ma nella realtà quotidiana c’è molto di più. Ed è qui che la testimonianza del maresciallo luinese aiuta a comprendere l’importanza di sapere come prendersi cura di una comunità, intercettando esigenze e aspetti critici, facendo tesoro dell’esperienza accumulata negli ultimi due anni a sostegno di Monteviasco e dei suoi residenti, dall’inizio dell’isolamento del borgo montano a seguito della tragedia alla funivia del novembre 2018.

Nel Paese dell’Europa sud orientale il Covid ha aggravato una situazione già particolarmente difficile a causa di stipendi bassissimi e famiglie economicamente al collasso. In un contesto di questo genere il supporto delle forze dell’ordine impegnate nella missione Nato – attiva dal 1999 – diventa vitale.

L’emergenza sanitaria ha posticipato la data del rientro nel Luinese, il che consentirà al maresciallo e alla sua squadra di proseguire le attività, unendo le forze in direzione di un ultimo fondamentale obiettivo: l’istruzione dei giovani. Una fornitura di lavagne multimediali è già stata garantita, mentre al pari dell’Italia, è ancora incerta la data di riapertura delle scuole.

Portiamo cibi, coperte, giochi ai bambini che con un sorriso ci ripagano di tutto, prodotti per la pulizia – ha raccontato il maresciallo Gigliola al quotidiano locale -. E’ materiale che abbiamo grazie a donazioni italiane autorizzate dal comando operativo interforze di Roma, Siamo sempre a fianco delle istituzioni locali“.

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