Casalzuigno | 22 Aprile 2020

Casalzuigno piange don Mario, fatale una caduta in casa

Il parroco, che guidava la comunità da oltre vent'anni, è spirato negli scorsi giorni. Fatale una ferita dopo una caduta mentre riorganizzava la biblioteca in casa

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Se n’è andato negli scorsi giorni, in punta di piedi, don Mario Munaretto, parroco di Casalzuigno che guidava la comunità religiosa del paese da oltre vent’anni, lasciando i suoi cari e i suoi fedeli in questo periodo di emergenza così delicato e difficile.

Don Mario, però, non è spirato a causa del Coronavirus, ma gli è stata fatale una caduta all’interno della sua abitazione, quando si trovava su un soppalco dove, come era solito fare, stava sistemando i libri della biblioteca della Parrocchia.

I suoi parenti, non sentendolo da un giorno, nella giornata di ieri hanno chiesto ad un vicino di casa di andare a trovarlo per sincerarsi delle sue condizioni. È stato proprio il parrocchiano, una volta entrato all’interno della casa, a fare la triste scoperta, con il 71enne accasciato vicino a letto, probabilmente colto da un malore a seguito di una ferita o di un ematoma dopo la caduta.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Cuvio, guidati dal comandante Roberto Notturno, che non hanno potuto far altro che constatare il decesso del parroco. Insieme a loro anche il primo cittadino Danilo De Rocchi, che ha voluto esprimere un suo sentito pensiero nei confronti di don Mario.

“Senza ombra di dubbio, in un momento così difficile e complicato – commenta il sindaco -, perdiamo un punto di riferimento importante, che da oltre vent’anni era vicino a tutte le persone e alle associazioni del paese. È una perdita notevole, si è sempre dato da fare e ha sempre dato il suo contributo in tutte le manifestazioni. In questi anni ha sempre portato avanti, con grande determinazione, il suo impegno per rendere grande il nostro oratorio”.

“Ci era quasi riuscito, stavano ultimando i lavori, realizzando una grande struttura con l’obiettivo di poter ricevere e accogliere tantissimi ragazzi. Ci lascia senza poter apprezzare il suo progetto e la fine dei lavori, nei quali si era impegnato in questi anni. Ti ricorderemo sempre don Mario, lasci un vuoto incredibile in tutta la valle e nel GRuppo Estivo, del quale eri fondatore, e dove ogni estate ti occupavi di oltre cento ragazzi ogni giorno”, conclude De Rocchi.

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