Un’alba e una mattinata di grande passione quelle di oggi, lunedì 20 aprile, per migliaia di frontalieri che, a seguito della riapertura di molte attività in Canton Ticino, si sono diretti verso il valico di Ponte Tresa, l’unico aperto nell’alto Varesotto insieme a quello di Zenna e di Gaggiolo, per recarsi verso il luogo di lavoro.
Sin dalle 5.30, però, sono state numerose le fotografie e i post pubblicati sui gruppi Facebook locali, dove gli automobilisti, indignati, esprimevano tutta la loro rabbia, testimoniando le code chilometriche presenti nel territorio di Lavena Ponte Tresa, che hanno bloccato un intero paese.
“È urgente la riapertura di Fornasette e Porto Ceresio – ha commentato il sindaco Massimo Mastromarino -. Gli incolonnamenti lungo gli assi viari per chi proviene dal Luinese e dalla Valceresio sono insostenibili. Per rispetto dei nostri frontalieri ho subito chiesto ai nostri rappresentanti politici e ai referenti ticinesi la riapertura almeno dei valichi di Fornasette e Porto Ceresio”.
Già negli scorsi giorni la situazione aveva creato malumori nel nord della provincia di Varese, ma è chiaro che a fronte della riapertura di attività ed aziende in Ticino, se non si mettono a disposizione dei cittadini altre dogane rispetto a quelle già aperte, la situazione sarà sempre più complicata, in aggiunta all’emergenza Coronavirus che stiamo vivendo.
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