Milano | 26 Febbraio 2020

Meno corse e più affollamento a causa del coronavirus: insorgono i comitati dei pendolari

Dalle associazioni lombarde dura presa di posizione verso i tagli sugli orari effettuati da Trenord. "Forti disagi e logica poco chiara. Appello alle istituzioni"

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I tagli sulle corse di Trenord si collocano nello scenario dei disagi di questi giorni, definito dall’ordinanza regionale emanata per ridurre gli assembramenti di persone nei luoghi pubblici, in seguito alla larga diffusione dei contagi da coronavirus.

La quotidianità dei pendolari, al di là delle importanti misure che agiscono in funzione della prevenzione e del monitoraggio della malattia, esce così ancora una volta stravolta e penalizzata, tanto che a poche ore di distanza dall’entrata in vigore degli stessi tagli, i comitati dei pendolari della Regione sono letteralmente insorti.

“In questi difficili giorni di diffusione del coronavirus in cui siamo tutti chiamati a collaborare senza inutili e dannosi isterismi ed allarmismi, Trenord dà ancora il peggio di sé – si legge in una nota delle associazioni -. Le pesantissime cancellazioni, oltre a creare forti disagi, determinano il venirsi a creare dell’unica situazione assolutamente da evitare: l’affollamento, che non fa altro che aumentare l’esposizione dei viaggiatori al contagio“.

Penalizzati sugli spostamenti e nell’organizzazione della propria giornata, i pendolari chiedono poi chiarezza sui motivi che stanno alla base delle cancellazioni, imposte “a caso”, a loro dire, “senza preoccuparsi di dare un assetto razionale al poco che resta. Cancellano treni perché c’è meno gente ed è più comodo ed economico fare meno corse? Cancellano per la ‘sanificazione’ – che sia la volta buona che qualche treno venga pulito a fondo – o cancellano perché manca il personale?”.

Infine, l’appello dei comitati a Prefettura e a Regione Lombardia, affinché venga verificata con urgenza la compatibilità della decisione presa da Trenord con l’ordinanza emessa di concerto con il Ministero della Salute, considerando nella visione delle associazioni, l’effetto opposto generato dalla misura: più affollamento a causa delle soppressioni sulle corse.

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