Varese | 20 Febbraio 2020

L’Università dell’Insubria disegna la città del futuro con il contributo degli Emblematici Maggiori

Da Fondazione Cariplo e Regione 3,5 milioni per una innovativa piazza del sapere presso il Polo scientifico di Como. Il rettore Tagliabue: "Un sogno che si avvera"

Tempo medio di lettura: 2 minuti

C’è anche l’Università dell’Insubria tra i vincitori del bando Emblematici Maggiori di Fondazione Cariplo. Il progetto “Urban regeneration in via Valleggio” proposto dall’ateneo è tra i quattro selezionati per la provincia di Como.

Una grande e innovativa piazza del sapere sorgerà al centro della zona che accoglie il Polo scientifico dell’Insubria e che è oggi percepita come periferica. Il contributo in arrivo è di 1,9 milioni di euro: 900mila euro da Fondazione Cariplo e un milione da Regione Lombardia. Il valore del progetto presentato, che sarà sostenuto anche con fondi dell’ateneo, è di 3 milioni e 400mila euro per tre anni di lavori, in parte già avviati.

La soddisfazione è grande e meritata – commenta il rettore Angelo Tagliabue – : abbiamo lavorato alla realizzazione di un sogno urbano, abbiamo immaginato un luogo dove l’università e il territorio possano essere davvero in dialogo. È un progetto ambizioso, che sa valorizzare il passato e nel contempo cogliere con decisione le sfide del futuro“.

Così il prorettore vicario Stefano Serra Capizzano: “È un ottimo risultato, che testimonia un eccellente lavoro di squadra: si tratta di un rilancio dell’area a beneficio della comunità accademica e del territorio nel suo complesso, frutto di una alleanza con gli enti locali sempre più stretta e fruttuosa“.

L’Università dell’Insubria aveva presentato una proposta anche per Varese, altra provincia interessata dal bando Emblematici Maggiori: il restauro della chiesa sconsacrata del Collegio Sant’Ambrogio, da rendere disponibile alla città come spazio di incontro e cultura. Il progetto non è stato selezionato ma resta disponibile nell’ambito della rivalutazione generale di piazza Repubblica.

Venendo ai dettagli di “Urban Regeneration”, il titolo tecnico del progetto è “L’Università dell’Insubria per il territorio: riqualificazione del Polo scientifico di Como”. Polo che è stato elaborato internamente all’ateneo dall’Area Infrastrutture e logistica, con la supervisione dei professori Domenico Cavallo e Michela Prest.

L’idea di base è rendere l’Insubria protagonista della rinascita di un quartiere dalle grandi potenzialità come quello che si estende tra via Valleggio e via Castelnuovo. La strategia è l’Urban regeneration: oltre al recupero e alla riqualificazione del patrimonio immobiliare, sia pubblico che privato, sono previsti interventi di natura culturale e sociale, economica e ambientale, con il fine di migliorare la qualità della vita.

L’attuale Polo scientifico diventerà un campus della cultura sviluppato intorno a una piazza centrale sulla quale si affaccerà il sapere: quello universitario, quello del Setificio in parte confinante con l’ateneo e infine quello del Museo della Seta, gioiello turistico e culturale della città.

Il Polo scientifico è attualmente sede di tutte le attività del Disat, il Dipartimento di Scienza e alta tecnologia diretto dal professor Umberto Piarulli, e accoglie i corsi di Chimica, Fisica, Informatica, Matematica, Scienze ambientali e Mediazione linguistica: una cittadella frequentata da circa mille studenti e settanta tra professori e ricercatori.

© Riproduzione riservata

Vuoi lasciare un commento? | 0

Lascia un commento

"Luinonotizie.it è una testata giornalistica iscritta al Registro Stampa del tribunale di Varese al n. 5/2017 in data 29/6/2017"
P.IVA: 03433740127