È previsto per sabato 22 febbraio il secondo appuntamento con la terza edizione della rassegna “Autori Ceresini” organizzata dalla Biblioteca di Porto Ceresio in collaborazione con l’Assessorato alla cultura del Comune.
L’incontro è fissato alle ore 17.00 nella sala di piazzale Luraschi, a Porto Ceresio. Dopo Andrea Faletra è ora il turno di Valeria Disagio, che presenterà i suoi due libri “Brucia la vecchia” e “I mortificatori: horror d’amore, arte e cicatrici” insieme alla vicedirettrice della Biblioteca di Varese, Elena Emiltri.
“Brucia la vecchia” è la storia della giovane Nilde, che vive coi nonni a Colle Torto, un piccolo paese di montagna con le strade strette, tortuose e ghiacciate sei mesi l’anno. Orfana, vegetariana e solitaria, indossa il lutto per la morte prematura e violenta della madre, di cui non custodisce alcun ricordo all’infuori di una pila di libri consumati, qualche disco e le bugie di nonna Adele e nonno Evaristo. «Mio padre non so chi sia. Credo sia un pezzo di cane che ci ha abbandonate» racconta. Eppure sarà una lettera di quel padre sconosciuto a svelare una menzogna lunga quindici anni e a catapultare la giovane Nilde indietro nel tempo, a quell’inverno in cui Alice morì per mano dell’uomo che amava. Da qui inizia un viaggio fatto di verità nascoste, vite interrotte, sensi di colpa. Tutto attraverso gli occhi spietati di una sedicenne a cui tocca il compito di giudicare, condannare e liberare dai peccati quegli adulti responsabili (direttamente o indirettamente) della morte di Alice Malatesta. Sua madre.
La protagonista de “I mortificatori: horror d’amore, arte e cicatrici” è Adele, una ragazza di circa trent’anni che canta fuori dal coro. Espulsa dall’Accademia di Belle Arti, con un elenco di relazioni amorose finite male, le braccia segnate da cicatrici a ricordarle ferite che si è autoinflitta, contatti più o meno assidui con la droga e la porta di casa dei genitori risolutamente chiusale in faccia a causa di scelte di vita non condivise, dopo una serie di lavoretti sconnessi e saltuari, Adele fa la pony express. Fra i suoi pensieri, nonostante lo abbia sorpreso a letto con un’altra, c’è ancora Fabio Faber, artista che deve il suo successo a una corrente di denuncia che come vessillo ha la rappresentazione scandalistica. Orso è un ragazzo di circa trentacinque anni che ha passato gli ultimi quattro senza mai uscire di casa. Con un passato travagliato e il ricordo di una donna che andandosene si è portata via anche tutta la sua vitalità, Orso ha costruito il proprio equilibro su un’organizzazione giornaliera che prevede consegne a domicilio di tutto ciò di cui ha bisogno, compreso il materiale per il suo lavoro. Il ragazzo infatti gestisce un sito dove commercia e commenta film horror e b-movie che gli arrivano per posta. A fargli le consegne è proprio Adele, l’unica persona con la quale Orso ha uno scambio che non sia dietro il monitor di un pc. Allargando la narrazione sul piccolo centro dove si svolge la vicenda, il lettore viene a conoscenza del ritrovamento di alcuni cadaveri di giovani donne e dell’esistenza di una setta formata da ragazzi sopra le righe che in nome della ricerca artistica hanno scelto di abbandonare le comodità, le regole sociali e soprattutto gli eccessi di una vita sregolata, nel tentativo di far risplendere la loro vena artistica in un isolamento di sacrifici e duro lavoro. Dai “mortificatori”, questo il nome della setta, si divide un piccolo gruppo di esaltati che ha fatto del dolore fisico la via suprema per arrivare al piacere e alla purezza artistica.
L’appuntamento successivo con la rassegna sarà sabato 29 febbraio con Giovanna Valent che presenterà il suo libro “Il male avrà i tuoi occhi”.
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