La Giunta della Regione Lombardia prosegue la sua battaglia per contrastare il fenomeno della ludopatia. Su proposta degli assessori Stefano Bolognini (Politiche sociali, Abitative e Disabilità) e Giulio Gallera (Welfare), sono state approvate due delibere per fronteggiare la diffusione del gioco d’azzardo patologico.
La programmazione e l’attuazione dei programmi sono organizzate in collaborazione con le Ats (Agenzie di Tutela della salute) regionali, con i Comuni, i soggetti del Terzo settore e le associazioni. I fondi stanziati per questi interventi ammontano complessivamente a 2.359.810.
Le risorse per le attività di contrasto sono suddivise tra le Ats e gli istituti scolastici che aderiranno alle proposte della Regione per attuare interventi di prevenzione e contrasto al gioco d’azzardo. Tra le azioni in programma convegni, seminari, incontri mirati anche per target di popolazione e per luoghi di aggregazione; punti di informazione, orientamento e ascolto per l’intercettazione della popolazione più a rischio; potenziamento dei gruppi di mutuo-aiuto per giocatori e loro familiari.
Previste anche azioni “No slot” anche con il coinvolgimento dei gestori, anche attraverso forme di promozione e valorizzazione di esercizi commerciali virtuosi che hanno dismesso o non hanno mai avuto slot.
“Il nostro obiettivo – ha spiegato l’assessore Stefano Bolognini – è di realizzare sul territorio azioni di contrasto, anche di carattere preventivo, al gioco d’azzardo patologico, mettendo a sistema e diffondendo le buone prassi con attenzione all’individuazione precoce dei fattori di rischio e alla prevenzione. Per questo lavoriamo con le Ats e puntiamo a coinvolgere anche l’Ufficio scolastico regionale per sensibilizzare ulteriormente gli studenti sul contrasto al gioco d’azzardo”.
“Le problematiche connesse ai disturbi da gioco d’azzardo patologico – ha sottolineato l’assessore Giulio Gallera – impattano non solo sullo stato di benessere dei giocatori problematici ma anche sulle persone che li circondano, in primis i loro famigliari. Per questo è importante potenziare l’attenzione alla prevenzione, adottare una strategia complessiva di intervento e valorizzare i programmi preventivi e la presa in carico precoce delle situazioni a rischio”.
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