Varese | 29 Ottobre 2019

Bocce, arbitri cercasi: l’intervista ad Oscar Butti, presidente AIAB

"Di certo è subentrata una graduale crescita dell’età media, ci sono state e ci sono defezioni non solo per ragioni d’età, ma la situazione non è omogenea"

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(Di Roberto Araldi Bramani) Mugugni del settore arbitrale, mugugni delle Società boccistiche del settore raffa, incertezze su ruoli e competenze della nuova istituzione degli arbitri societari: cosa sta realmente accadendo, chi ha ragione?

Sono mitizzazioni oppure quel certo malessere ha fondati motivi da far valere? Occorreva sentire una voce autorevole, anzi la voce di gran lunga più qualificata: il presidente dell’AIAB, Oscar Butti.

Presidente, ci può chiarire che cosa sia l’AIAB – Associazione Italiana Arbitri Bocce – e le sue competenze?

L’AIAB è nata ufficialmente il 1 ottobre 2018, è affiliata all’AIA e deve gestire le varie specialità delle bocce, cioè la raffa, il volo, la petanque e la paralimpica. Deve assicurare la gestione arbitrale completa dell’attività di alto livello, ma rientrano anche le bocce per tutti, naturalmente solo nella parte conclusiva delle molteplici gare organizzate in tutta Italia.

Ma è vero che ci sono carenze d’organico e il ricambio generazionale della classe è molto difficoltoso?

Di certo è subentrata una graduale crescita dell’età media, ci sono state e ci sono defezioni non solo per ragioni d’età, ma la situazione non è omogenea: ci sono alcune Regioni, per esempio le Marche, a Macerata in particolare, dove c’è un gruppo di giovani arbitri provinciali attivo e molto promettente. Comunque sono abbastanza ottimista che in tempi ragionevolmente brevi l’organico si possa rimpolpare per superare le difficoltà del momento.

Presidente, si confida nell’istituto degli arbitri societari?

Direi proprio di sì, l’arbitro societario costituisce non solo la risorsa momentanea, ma da essi si potrà attingere per far compiere, naturalmente a chi lo vorrà con serietà, un salto di qualità per andare a formare una squadra di arbitri provinciali. Da essi potranno emergere i migliori che saranno poi in grado di salire nelle gerarchie fino ai nazionali.

Ma come si può verificare la preparazione di codesti arbitri, senza alcun esame di verifica delle loro conoscenze?

Ogni coordinatore arbitrale della Regione di competenza deve istituire corsi di preparazione, non sono previsti esami di sorta e gli Arbitri societari dovranno entrare in un  elenco regionale dal quale si potrà attingere per la regolarità delle competizioni. Alcune Regioni, come l’Emilia Romagna, hanno già provveduto, altre sono in leggero ritardo, ma sono certo che in tempi brevi tutti saranno in regola.

Presidente, ci sembra che il ruolo degli arbitri societari sia assolutamente volontario: nessun rimborso spese, anche se dovessero prestare la loro opera in bocciofile diverse da quella di appartenenza. Non si tratta di essere venali, ma siamo sicuri che le vocazioni permangano nel tempo?

Già ora gli arbitraggi nelle fasi eliminatorie sono gestiti dai giocatori, per cui non vedo grandi differenze. Confermo che la figura dell’arbitro societario dovrà diventare un serbatoio per chi voglia avviarsi nella direzione d’intraprendere la carriera arbitrale.

Ma, a quanto sembra, uno dei motivi della disaffezione della classe arbitrale sembra sia da reperire nelle scarne diarie e nelle ancor più limitate diarie chilometriche. Come pensa di risolvere il problema?

L’AIAB ha un budget da gestire con fondi versati dal Ministero dello Sport e della Salute di recente istituzione. Personalmente mi sono battuto affinché le diarie, che erano rimaste ferme dal 2003 al 2017, fossero quasi raddoppiate per l’alto livello: ci sono riuscito seppure fossi inizialmente scettico. Di certo è un elemento da non trascurare, ma probabilmente la sensibilità sta crescendo e mantengo una visione realistica, lontana dal pessimismo. Teniamo presente che ho assunto l’incarico solo dal 1 gennaio di quest’anno, e l’AIAB diventerà, con ogni probabilità interamente autonoma dalla FIB dal 1 gennaio 2020: in questo caso si dovrebbe superare anche l’anacronismo segnalato del versamento delle quote arbitrali di spettanza. Non  più alla FIB, ma direttamente all’AIAB.

Grazie dei chiarimenti e dell’iniezione di fiducia: buon lavoro Presidente!

PILLOLE DI BOCCE
– Sabato 26 ottobre – Campionato Italiano Serie A2 – Terza giornata. Edera Marsala (Trapani) – Possaccio 2-6 (36-50)-
– Domenica 27 ottobre – Cuvio – Nazionale individuale A1-A: Ferdinando Paone, Mattia Visconti, Marco Garlini e Giuseppe D’Alterio.
– Lunedì 28 ottobre – Reno c/o Monvalle – Prosegue individuale ABCD.
– Martedì 29 ottobre – Brezzo di Bedero – Prosegue 3° Memorial Comm. Remo Passera – individuale B e C/D – due finali.
– Mercoledì 30 ottobre – Crenna – Finale gara provinciale coppie F.lli d’Italia.
– Giovedì 31 ottobre – Crenna – Inizio gara provinciale individuale F.lli d’Italia.

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