Mancando il bisogno impellente di abbandonare la propria abitazione per recarsi a fare la spesa, e considerando soprattutto la possibilità di delegare il compito ad un parente, date le circostanze, i giudici della prima Corte d’Appello di Milano hanno confermato ieri la condanna ad otto mesi di reclusione per un 27enne romeno residente a Marchirolo, denunciato nell’aprile dello scorso anno per evasione dagli arresti domiciliari.
A contestargli il reato erano stati i carabinieri, come ricorda oggi il quotidiano La Prealpina nel dare notizia della sentenza applicata al ricorso, i quali suonando al campanello dell’uomo, di prima mattina, non avevano ricevuto alcuna risposta, salvo poi incontrare proprio la persona agli arresti domiciliari di rientro dal supermercato.
“L’imputato si era palesato una decina di minuti dopo – si legge sul quotidiano locale – con il fiatone tipico di chi è reduce da una corsa, tenendo in mano un sacchetto della spesa ‘con all’interno generi alimentari’, per dirla con la denuncia dei carabinieri”. E poi ancora: “Il giovane aveva ammesso di essere andato in un supermercato sulla statale 233, a circa 700 metri da casa”.
La sentenza dei giudici milanesi riprende così quanto stabilito in primo grado dal gup del Tribunale di Varese, Anna Giorgetti, al termine del giudizio con rito abbreviato.
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